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Martedì 01 GIUGNO 2010
Lombardia: 4.500 euro alla mamma che rinuncia ad abortire

"Nessuna donna dovrà più abortire in Lombardia a causa delle difficoltà economiche". A questo scopo la Giunta regionale ha varato un provvedimento che prevede un assegno mensile di 250 euro per 18 mesi per scoraggiare l'aborto tra le donne in gravidanza con problemi economici.

Il contributo, che arriva fino a 4.500 euro, è reso possibile da un primo stanziamento di 5 milioni deciso dalla Regione, che ha versato i soldi sul Fondo "Nasko", appositamente creato.

Emanate anche delle linee guida per l'attuazione dell'iniziativa.

Esse prevedono che, quando una donna presenterà la richiesta di interrompere la gravidanza, qualora questa sia determinata soprattutto da motivazioni economiche, gli operatori del consultorio o i servizi ospedalieri che riceveranno la donna stessa per gli esami pre ricovero e per il colloquio, la metteranno in contatto con il CAV (Centro di aiuto alla vita) per consentirle di conoscere e valutare le opportunità di aiuto. Il Centro le presenterà gli interventi di aiuto che potrà offrirle, sia direttamente sia in raccordo con gli enti locali e le altre organizzazioni del terzo settore.

A quel punto il CAV e il Consultorio familiare, se la donna accetta, stenderanno un "progetto personalizzato" che sarà sottoscritto anche dalla donna e nel quale saranno descritti i diversi interventi attivati o da attivare sia prima sia dopo la nascita del bambino. L'effettiva partecipazione della madre al progetto concordato sarà la condizione necessaria per ottenere il contributo, che potrà essere utilizzato per acquistare beni e servizi sia per la madre sia per il bambino.
 

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