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Giovedì 09 NOVEMBRE 2017
Superticket. D’Ambrosio Lettieri (Dit): “Tassa vergognosa. Presentato emendamento e Odg a legge Bilancio per abolirlo”

"Un balzello di stampo medievale sul dolore delle persone, peraltro deleterio per le casse del Ssn. È un dovere abolirlo". Così il componente della Commissione Sanità del Senato, primo firmatario di un emendamento alla manovra che va proprio in questa direzione, oltre che di un Ordine del giorno presentato insieme al vicepresidente della Commissione Bilancio Andrea Mandelli (FI).

“Abolire quella che è una vera e propria tassa sulla salute, un balzello di stampo medievale sul dolore delle persone, non meglio identificato come superticket, peraltro deleterio per le casse del ssn è un dovere. Per questo non solo sostengo l’iniziativa di CittadinanzAttiva- Tribunale dei diritti del malato che ha raccolto ben 35mila firme in tutta Italia, consegnate al presidente del Senato Grasso, per l’abolizione di questa tassa iniqua, ma ho concretamente presentato un ordine del giorno insieme al sen. Mandelli e un emendamento alla legge di bilancio, che vanno proprio in questa direzione". Lo ha dichiarato in una nota Luigi d'Ambrosio Lettieri (Dit), componente della Commissione Sanità del Senato.
 
"Questa legge di bilancio, infatti, non contiene alcuna misura relativa al superticket che, fra l’altro, agisce sul territorio nazionale a macchia di leopardo con alcune regioni, come la Puglia, che lo applicano e altre dove risulta abolito. Tale stato di cose da una parte evidenzia una grave disparità di trattamento dei cittadini a seconda della regione di residenza in materia di accesso alle prestazioni e, dall’altra, ha importanti ripercussioni sulla spesa sanitaria di ciascuna regione, considerato che sono sempre di più i cittadini che, o rinunciano alle cure perché la spesa incide in maniera insostenibile sul bilancio familiare, oppure si rivolgono al privato. L’ordine del giorno impegna il Governo a promuovere l’abolizione del cosiddetto superticket in maniera uniforme sul territorio nazionale al fine di garantire a tutti i cittadini italiani parità di accesso alle prestazioni sanitarie”, conclude.

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