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Venerdì 10 NOVEMBRE 2017
Oncologia. Antea compie 30 anni. Fino ad oggi assistiti 21 mila malati

E' dal 12 novembre 1987 che  l’Associazione che assiste da allora i pazienti oncologici in fase avanzata della malattia a Roma e nel Lazio. “Da allora sono cambiate molte cose” e “se oggi nel Lazio esiste una vasta rete di cure palliative e hospice capace di assistere 371 persone nelle strutture e circa 1500 a domicilio, è anche merito di Antea”, afferma Giuseppe Casale fondatore e coordinatore di Antea.

Domenica prossima Antea compie trent’anni. E' dal 12 novembre 1987 che  l’Associazione che assiste da allora i pazienti oncologici in fase avanzata della malattia a Roma e nel Lazio. I suoi  operatori fino ad oggi hanno assistito  21mila persone in regime di ricovero ma soprattutto a domicilio. E “restituendo ad ognuno di essi e alle loro famiglie dignità  e cure appropriate”.

Da quel novembre di 30 anni fa ad oggi, evidenzia Giuseppe Casale fondatore e coordinatore di Antea, “sono cambiate molte cose , le cure palliative sono diventate un diritto. Per far crescere questa consapevolezza noi abbiamo messo in campo passione e competenza. Siamo cresciuti, abbiamo aperto un hospice al S. Maria della Pietà che oggi conta 25 posti , abbiamo accolto pazienti in fase avanzata di malattia non solo oncologica. Se oggi nel Lazio esiste una vasta rete di cure palliative e hospice  capace di assistere 371 persone nelle strutture e circa 1500 a domicilio, è anche merito  di Antea che allora aprì la strada. E di questo percorso comune e che ha trovato l’Istituzione Regione sempre sensibile, siamo molto orgogliosi”.

Antea in questi 30 anni ha ricevuto molti riconoscimenti tra cui quelli dei Presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano, mentre è stata in prima linea su ricerca e formazione  per quanto attiene il tema delle cure palliative e del dolore cronico.

Il bilancio di questi trent’anni sarà tema centrale  di un evento in programma il prossimo 14 dicembre nell’Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri e si avvale del patrocinio del Ministero della Salute.

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