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12 NOVEMBRE 2017
Lorenzin: “Quando siamo arrivati al Governo si parlava di dissesto del Ssn. Oggi abbiamo curato 100mila persone malate di Epatite C, e diamo gratis i farmaci più innovativi contro il cancro. Siamo l’unico Paese al mondo a farlo”

"Centomila italiani malati di epatite C sono stati curati, grazie all'accesso alle cure innovative che garantiamo anche ai malati di cancro, con modalità che non hanno eguali in Europa e nel Mondo". Lo ha sottolineato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, durante la conferenza programmatica di Alternativa popolare svoltai ieri a Roma rimarcando in conclusione che "Il Ssn è un valore e non un costo".

"Quando siamo arrivati - ha detto ieri il ministro della Salute Beatrice Lorenzin al convengo del suo partito a Roma - si parlava di dissesto, di fallimento del Sistema sanitario nazionale, oggi si parla di manutenzione e di nuove sfide globali e abbiamo gli strumenti per affrontarle. Nel -2% del Pil c'era anche il crac sanitario, più della metà delle regioni italiane erano in deficit, noi abbiamo fatto il Patto per la salute" e "siamo riusciti grazie allo stanziamento di due fondi speciali a garantire l'accesso alle terapie innovative agli italiani".
 
"Noi - ha sottolineato - abbiamo curato, al momento 100mila malati di epatite C che altrimenti sarebbero morti". "Abbiamo stanziato risorse per curare i malati di epatite C e per garantire l'accesso alle cure ai malati di cancro, garantendo terapie innovative che non ci sono in altri paesi europei, metà dei Paesi europei, quelli piccoli, stanno chiedendo a me e a Mario Melazzini di aiutarli ad avere farmaci che nel loro Paese non ci sono".
 
Il Sistema sanitario nazionale "è un valore non un costo”, ha aggiunto.  "Abbiamo riformato il Servizio sanitario nazionale", ha rivendicato il ministro, aggiungendo: "Ancora ieri l'Ocse per l'ennesima volta ha confermato che il nostro è un sistema resiliente che ha saputo mettere in campo le azioni per resistere alla grande crisi economica che ha sconvolto i sistemi di welfare occidentali. Siamo un grande sistema universalistico è un valore per l'Italia, metterlo al centro non è un costo ma un grandissimo investimento sociale, culturale e democratico e che ha tenuto come un collante frange di popolazione".
 

 

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