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Giovedì 16 NOVEMBRE 2017
Aggressione guardia medica a Bari. Onotri (Smi): “Lo Stato non ci protegge. Ora basta: si convochi una vertenza straordinaria sulla sicurezza”

La denuncia del Sindacato dei camici bianchi: in Puglia, Sicilia e Campania è primato di aggressioni. Secondo lo Smi dai ministri Minniti e Lorenzin nessuna soluzione adeguata è pervenuta contro questa emergenza che colpisce la sanità pubblica

All’indomani dell’ennesima violenza sessuale contro una guardia medica a Bari, con ancora vivo il ricordo tragico di quella avvenuta qualche mese fa a Trecastagni (Catania), e a pochi giorni dall’aggressione a mano armata a Foggia, e agli episodi registrati a Napoli contro i medici del 118, lo Smi denuncia come dai ministri Minniti e Lorenzin non sia ancora nessuna risposta alle richieste di aprire una Vertenza straordinaria per la messa in sicurezza della sanità pubblica.

Il segretario generale del Sindacato dei Medici Italiani, Pina Onotri, sottolinea come in “Puglia, Sicilia e Campania, sia una escalation di violenze a danno dei medici, soprattutto guardie mediche, nel 118 e nel Pronto Soccorso, e maggiormente contro le donne. Dai Governatori di queste regioni, solo ‘pannicelli caldi’, mentre dai ministri Minniti e Lorenzin ancora nessuna risposta alle nostre reiterate richieste di aprire con urgenza una Vertenza Nazionale straordinaria per garantire adeguatamente i professionisti del Ssn e modernizzare la sanità pubblica dal punto di vista della sicurezza, delle strutture, dell’organizzazione. Ma anche con una nuova legge che rafforzi le pene contro chi aggredisce un medico o un operatore sanitario”.

“Solo dal presidente del Senato Pietro Grasso, da alcuni parlamentari e dall’Anci abbiamo avuto riscontro - aggiunge  il segretario dello Smi - ma non basta: il Governo e i presidenti delle Regioni devono dare segnali forti, che invece non arrivano, e le donne, e i medici in generale, continuano a subire violenze e si sentono abbandonati”.

 “Lo Stato - conclude Onotri - volta le spalle a chi garantisce il diritto alla salute dei cittadini, lascia soli i camici bianchi”.

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