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Lunedì 20 NOVEMBRE 2017
Incidenti stradali in calo, si riducono le vittime. Ma l’Italia resta sopra la media Ue e con 56 decessi per milione di abitanti è a metà classifica tra gli stati membri

Gli incidenti stradali sono un problema di salute pubblica molto importante, ma ancora troppo trascurato. Per l’Oms sono la nona causa di morte nel mondo fra gli adulti, la prima fra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni e la seconda per i ragazzi dai 10 ai 14 e dai 20 ai 24 anni. Si stima, inoltre, che senza adeguate contromisure, entro il 2020 rappresenteranno la terza causa globale di morte e disabilità. I dati Eurostat in occasione della  Giornata mondiale del ricordo delle vittime del traffico stradale.

L'anno scorso, secondo i dati Eurostat appena pubblicati in occasione della  Giornata mondiale del ricordo delle vittime del traffico stradale che si celebra la terza domenica di novembre di ogni anno, 25.624 persone sono morte in incidenti stradali nell'Unione europea, circa 500 in meno rispetto all'anno precedente (-2%). Negli ultimi 20 anni si è registrata una tendenza al ribasso del numero di vittime del traffico stradale nell'Ue. Rispetto al 1996, il numero di vittime della strada è diminuito di quasi 35.000 persone (-57%), da poco più di 60.000 a meno di 26.000 nel 2016.

Gli incidenti stradali sono un problema di salute pubblica molto importante, ma ancora troppo trascurato. Per l’Oms sono la nona causa di morte nel mondo fra gli adulti, la prima fra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni e la seconda per i ragazzi dai 10 ai 14 e dai 20 ai 24 anni. Si stima, inoltre, che senza adeguate contromisure, entro il 2020 rappresenteranno la terza causa globale di morte e disabilità. Il peso di questo problema non è distribuito in maniera uniforme ed è fonte di una crescente disuguaglianza tra i diversi Paesi, con svantaggi socioeconomici delle categorie di persone più a rischio.

 

In Italia, secondo il rapporto Istat-Aci 2015 relativo agli incidenti stradali avvenuti nel 2014, Nel 2014, si sono verificati 177.031 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato la morte di 3.381 persone (entro il 30° giorno) e il ferimento di altre 251.147. Rispetto al 2013, il numero di incidenti scende del 2,5%, quello dei feriti del 2,7% mentre per il numero dei morti la flessione è molto contenuta: -0,6%.

 

Per fare un confronto Eurostat sottolinea che nel 2016, 150 persone sono state uccise in incidenti aerei nel territorio dell'Ue e 963 in incidenti ferroviari.

Tra gli Stati membri dell'Ue, i dati Eurostat indicano che il numero più elevato di vittime di incidenti stradali nel 2016 in valori assoluti è stato registrato in Francia (3.477), Italia (3.283), Germania (3.206) e Polonia (3.026), seguita dalla Romania (1.915), Regno Unito (1.860) e Spagna (1.810).

 

Rispetto alla popolazione di ciascuno Stato membro, però, in Svezia sono stati osservati i più bassi tassi di vittime della strada nel 2016 (27 vittime di incidenti stradali segnalate nel paese per milione di abitanti), Regno Unito (28) e Paesi Bassi (32), Danimarca (37), Germania, Irlanda e Spagna (tutti 39).

 

All'estremo opposto della scala, i tassi più alti sono stati registrati in Bulgaria (99 vittime del traffico stradale nel paese per milione di abitanti) e in Romania (97), seguiti da Lettonia e Polonia (entrambi 80), Grecia (75) e Croazia ( 73).

 

Secondo i dati 2015 l’Italia registra 56 vittime per milione di abitanti, collocandosi sopra la media Ue, ma comunque a metà della classifica dei paesi europei.

 

Nel 2016, ci sono state in totale 50 vittime del traffico stradale per milione di abitanti nell'insieme dell'Ue, due in meno rispetto al 2015, anno per il quale sono disponibili le tabelle complete.

 

Nel lungo periodo, è possibile osservare una chiara tendenza al ribasso in tutti gli Stati membri, ad eccezione di Malta. In particolare, il numero delle vittime della strada è stato ridotto di due terzi o più in Portogallo (da 2.730 nel 1996 a 563 nel 2016,  -79,4%), Lettonia (-73,4%), Lituania (-71,8%) , Slovenia (-71,1%), Spagna (-67,0%), Grecia (-66,7%) e Slovenia (-66,6%).

 

L’Italia in questo senso è passata dalle 143 vittime per milione di abitanti del 1991 alle 56, appunto, del 2015, sempre in calo in tutti gli anni intermedi

Complessivamente nell'Ue, il numero delle vittime della strada è più che dimezzato (-57,4%) tra il 1996 e il 2016.

 

 

 

 

 

 

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