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Lunedì 20 NOVEMBRE 2017
Medici e dirigenza sanitaria in stato di agitazione. Chiesto incontro a Governo e Regioni

L’intersindacale della dirigenza medica e sanitaria ha chiesto un incontro al premier Gnetiloni, alle ministre Madia e Lorenzin e al proseidente delle Regioni Bonaccini. Sul tavolo la legge di bilancio e il rinnovo del contratto di categoria. Pronti al dialogo altrimenti la vertenza "si inasprirà" con inevitabili disagi per i cittadini.

Lo stato della sanità pubblica e il mancato rinnovo contrattuale. Sono queste le due preoccupazioni che hanno spinto le organizzazioni Sindacali della dirigenza medica e sanitaria - Anaao Assomed – Cimo – Aaroi-Emac – Fp Cgil Medici E Dirigenti Ssn – Fvm Federazione Veterinari e Medici – Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr) – Cisl Medici – Fesmed – Anpo-Ascoti-Fials Medici – Uil Fpl Coordinamento Nazionale delle Aree Contrattuali Medica e Veterinaria - a proclamare lo stato di agitazione e a chiedere un incontro con il premier Gentiloni, le ministre Madia e Lorenzin e il presidente della Conferenza delle Regioni, Bonaccini.
 
I rappresentanti dei medici e dirigenti sanitrai del Ssn vorrebbero poter illustrare le motivazioni dello stato di agitazione indetto dalla categoria ed evitare l'inasprimento della vertenza. “Il contratto di lavoro – hanno spiegato i sindacati – è in stallo. Continua a mancare la previsione di un finanziamento specifico nella legge di bilancio 2018, mentre persevera indisturbato il taglio delle loro risorse accessorie. Chiediamo, pertanto – hanno concluso i rappresentati di categoria - un incontro al fine di potere illustrare le nostre motivazioni, per evitare un inasprimento della vertenza che non potrà che arrecare disagi ai cittadini”.

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