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Giovedì 23 NOVEMBRE 2017
Giornata Nazionale Parkinson. A Rieti incontro patrocinato dalla Asl

Il confronto, presso la sala Graziani del Nucleo Industriale, vedrà insieme i medici della Neurologia dell’Ospedale de’ Lellis e l’Associazione Parkinson Rieti. Nel corso della giornata, focus sulla malattia, dagli aspetti epidemiologici a quelli neuropsicologici, dall’importanza della fisioterapia e della logopetia alle terapie della fase avanzata e le novità terapeutiche. IL PROGRAMMA

In occasione della Giornata Nazionale Parkinson, che si celebra sabato 25 novembre, dalle ore 9, presso la sala Graziani del Consorzio del Nucleo Industriale di Rieti, si svolgerà un incontro – dibattito sul tema della malattia del Parkinson. L’iniziativa, patrocinata dalla Asl di Rieti, vedrà insieme i medici della Neurologia dell’Ospedale de’ Lellis e l’Associazione Parkinson Rieti. Nel corso della giornata, focus sulla malattia, dagli aspetti epidemiologici a quelli neuropsicologici, dall’importanza della fisioterapia e della logopetia alle terapie della fase avanzata e le novità terapeutiche. Il programma di approfondimento avrà un intervallo musicale a cura del Liceo Elena Principessa di Napoli. 

Promossa da Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e Accademia Limpe-Dismov. l’appuntamento nazionale è giunto alla sua nona edizione: Ha l’obiettivo di sensibilizzare ed educare la popolazione su questa malattia cronica che in Italia conta attualmente 300 mila pazienti.

“Il Servizio di Neurologia della Asl di Rieti, diretto dal dottor Mario Di Napoli si occupa degli aspetti preventivi, diagnostici e terapeutici delle patologie a carico del sistema nervoso centrale e periferico, con l’istituzione di appositi servizi ambulatoriali e di day hospital”, illustra la Asl in una nota. “Il servizio – prosegue - garantisce molteplici attività ambulatoriali. Proficua la collaborazione con le Associazioni di volontariato, tesa a garantire un punto d’ascolto per le problematiche delle famiglie e per l’orientamento assistenziale fornendo un ausilio per la diagnosi precoce, un’assistenza adeguata, un’informazione su come affrontare la malattia e tutti i problemi connessi alla gestione di tali malati da parte dei familiari”.

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