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Lunedì 04 DICEMBRE 2017
I maschi con varicocele sintomatico sono a maggior rischio di cardiopatie e di diabete

Un risultato inedito, frutto del data mining dell’enorme database di una compagnia assicurativa americana, che non mancherà di far discutere e riflettere, vista l’elevata prevalenza del varicocele tra la popolazione generale. La ricerca, pubblicata online first su Andrology,ha rivelato l’esistenza di un’associazione tra varicocele, in particolare nella forma sintomatica, cardiopatie e diabete mellito, probabilmente mediata da una riduzione dei livelli di testosterone. Il varicocele potrebbe insomma essere un marcatore precoce di problemi metabolici.

Gli uomini portatori di varicocele sarebbero più esposti al rischio di cardiopatia ischemica e di diabete. A suggerirlo sono i risultati di uno studio pubblicato su Andrology da ricercatori della Stanford School of Medicine.
 
Gli autori dello studio hanno attinto al database del  TruvenHealthMarket Scan®valutando i dati dal 2001 al 2009 e individuando in questo modo 4.459 maschi in età riproduttiva con varicocele che sono stati confrontati con circa 100 mila controlli (22  mila maschi senza varicocele, sottoposti a valutazione per infertilità e oltre 78 mila maschi sottoposti a vasectomia) rispetto ai codici ICD-9 e CPT, che sono serviti ad individuare le variabili di esito cardiovascolari e metaboliche.
I soggetti portatori di varicocele sono stati classificati in ‘sintomatici’ (cioè con problemi di fertilità e dolore scrotale) o ‘asintomatici’ sulla base di diagnosi pre-esistenti.
 
Dall’analisi di questa notevole mole di dati, risulta che i maschi con varicocele presentano una maggiore incidenza di cardiopatie sia rispetto ai maschi sottoposti ad esami per infertilità (+22%), che rispetto a quelli sottoposti a vasectomia (+32%). Il gruppo dei soggetti con varicocele è risultato inoltre ad aumentato rischio di diabete (+73%) e di dislipidemia (+15%), rispetto ai controlli sottoposti a vasectomia.
 
Infine, nell’ambito dei soggetti con varicocele, quelli sintomatici sono risultati a maggior rischio di cardiopatia, diabete e dislipidemia, rispetto a quelli asintomatici.
Questo studio suggerisce dunque la presenza di un’associazione inedita, certamente tutta da verificare, visto chele ricerche condotte finora si sono limitate ad associare il varicocele solo all’ ipogonadismo ed ad elevati livelli di marcatori di stress ossidativo . Di certo si tratta tuttavia di un dato da non sottovalutare e che merita un approfondimento, vista l’elevata prevalenza del varicocele nella popolazione generale, pari al 15% di tutti i maschi.
 
L’ipotesi avanzata dagli autori dello studio è che il varicocele potrebbe comportarsi da marcatore precoce di problemi metabolici; una ‘spia’ preziosa dunque che, sempre che il dato sia confermato, potrebbe attirare l’attenzione su quei soggetti a più alto rischio di sviluppare diabete e patologie cardiache e di intercettarli dunque molto precocemente.
 
In un’intervista agli autori riportata dal British Medical JournalNancy Wang, urologa presso lo Stanford Hospital, California ricorda che il varicocele si associa a bassi livelli di testosterone, che a loro volta si associano a rischi metabolici e a patologie cardiovascolari. Questo studio insomma avrebbe semplicemente fatto ‘due più due’ rispetto a quello che era da sempre sotto gli occhi di tutti.
Il problema, come visto, riguarderebbe solo le forme sintomatiche di varicocele, mentre molto meno impegnative dal punto di vista metabolico e delle malattie cardiovascolari sarebbero le forme ‘asintomatiche’ per le quali, proseguono gli urologi americani, appare ragionevole continuare a fare solo un attento monitoraggio.
 
Maria Rita Montebelli

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