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Lunedì 04 DICEMBRE 2017
Centri antiviolenza. In Piemonte 1.921 donne hanno chiesto aiuto nel 2016

Un dato in crescita (+16% rispetto al 2015). In crescita anche le donne ospitate nelle Case rifugio: 77 nel 2016, circa il 50% in più che nel 2015, di cui 30 con figli o figlie minorenni. I dati illustrati oggi dall’assessora alle Pari opportunità Monica Cerutti alla quarta Commissione. Attualmente i centri antiviolenza registrati nell'albo regionale sono 14, la metà sul territorio metropolitano di Torino.

Ammontano attualmente a 2,5 i milioni di euro i fondi che finanzieranno gli otto obiettivi contenuti nel Piano triennale degli interventi per contrastare la violenza di genere 2017-2019 e illustrati stamani dall’assessora alle Pari opportunità Monica Cerutti alla quarta Commissione presieduta dal consigliere Domenico Ravetti.

“I Centri antiviolenza esistenti e iscritti all’Albo regionale - ha sottolineato l’assessora - sono 14: la metà è dislocata sul territorio metropolitano di Torino e l’altra metà negli altri ambiti provinciali. Le Case rifugio esistenti e iscritte all’Albo risultano invece essere 9. Nel corso del 2016 1.921 donne hanno avuto accesso ai Centri antiviolenza (più 16 per cento rispetto al 2015) e 77 sono state ospitate nelle Case rifugio (più 50 per cento rispetto al 2015), di cui 30 con figli o figlie minorenni”.

Gli otto macro obiettivi contenuti nel Piano sono:

-    consolidare la rete dei Centri e degli sportelli antiviolenza e delle Case rifugio;

-    sperimentare percorsi di sostegno all’inserimento e al reinserimento socio lavorativo delle donne vittime di violenza;

-    potenziare e mettere a sistema gli interventi di prevenzione dei fenomeni della tratta, della riduzione in schiavitù, delle mutilazioni genitali femminili e dei matrimoni forzati;

-    sostenere la formazione delle operatrici e degli operatori del sistema dei servizi antiviolenza;

-     sperimentare interventi di recupero e di accompagnamento per gli autori della violenza;


-    prevedere interventi a sostegno dei figli e delle figlie di vittime di femminicidio e di minori vittime di violenza assistita;

-    diffondere l’utilizzo del Fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza;

-    realizzare il Piano di comunicazione per informare i cittadini sulle opportunità contenute nella legge regionale 4/2016 “Interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza ed ai loro figli”.

Nel corso della prossima seduta la Commissione svolgerà il dibattito ed esprimerà il parere preventivo sul Piano.

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