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Martedì 05 DICEMBRE 2017
Salute della donna. Onda, i Bollini Rosa compiono 10 anni. Premiati 306 ospedali che promuovono la medicina di genere

In 10 anni passati da 44 a 306 gli ospedali che si sono guadagnati i Bollini Rosa. I Bollini assegnati a strutture impegnate nella promozione della medicina di genere e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili. Le schede con informazioni sui servizi degli ospedali premiati consultabili sul sito www.bollinirosa.it a partire dall’8 gennaio 2018. L'ELENCO DEGLI OSPEDALI PREMIATI.

Assegnati i Bollini Rosa per il biennio 2018-2019, il riconoscimento che Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne.
 
Nell’anno del decennale, sono 306 le strutture ospedaliere premiate: 71 hanno ottenuto il massimo riconoscimento (tre bollini), 183 due bollini e 52 un bollino. Inoltre 13 ospedali hanno ricevuto una menzione speciale per la presenza al proprio interno di un percorso diagnostico-terapeutico dedicato alle donne nell’ambito della cardiologia. La cerimonia di premiazione si è svolta oggi a Roma, al Ministero della Salute.
 
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 300 domande suddivise in 16 aree specialistiche. Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate.
 
Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale, l’assistenza sociale.
 
Diverse le novità di questa edizione del Bando: sono state introdotte due nuove specialità, la geriatria e la pediatria, è stata valutata anche la presenza di percorsi “ospedale-territorio” soprattutto nelle aree specialistiche che riguardano patologie croniche come cardiologia e diabetologia e, nell’ambito dell’accoglienza in ospedale, da quest’anno è stato dato rilievo anche alla presenza del servizio di Pet-Therapy rivolto ai pazienti ricoverati.
 
Sul sito www.bollinirosa.it dall’8 gennaio 2018 è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivise per regione, con l’elenco dei servizi valutati. Tramite un apposito spazio riservato agli utenti è possibile lasciare un commento sulla base dell’esperienza personale che viene poi condiviso da Onda con gli ospedali interessati.
 
Come per le precedenti edizioni, anche per il prossimo biennio, grazie a un accordo con Federfarma, le 17mila farmacie distribuite su tutto il territorio nazionale forniranno alla clientela femminile indicazioni per trovare l’ospedale a “misura di donna” più vicino.
 
Celebriamo quest’anno con una medaglia a tutti gli ospedali premiati i 10 anni dei Bollini Rosa: siamo partiti con 44 ospedali nella I edizione e festeggiamo oggi il traguardo di 306 ospedali. In questi anni la rete degli ospedali ‘amici delle donne’ si è allargata e solo rispetto al biennio precedente quelli nuovi sono 86 - ha affermato Francesca Merzagora, Presidente di Onda - In questo decennio sono stati fatti molti passi avanti nell’ambito della medicina di genere e la salute delle donne sta diventando un punto di attenzione per molte strutture, come dimostrano i nostri dati, ma c’è ancora molto da fare. Onda lavora a fianco di questi ospedali per promuovere un approccio ‘di genere’ nell’offerta dei servizi socio-sanitari, imprescindibile per poter garantire una corretta presa in carico della paziente in tutte le fasi della vita. La partecipazione dei Bollini Rosa alle iniziative promosse da Onda, in occasione di giornate dedicate a talune patologie femminili, mettendo a disposizione prestazioni cliniche e diagnostiche gratuite, consentono di avvicinare la popolazione a diagnosi e cure sempre più mirate e specifiche”.
 
Una prestazione sanitaria di livello elevato, un’alta competenza specialistica coniugata all’attenzione alla paziente e al suo benessere complessivo declinata al femminile. È questa la filosofia con cui la Giuria ha assegnato anche questo anno i Bollini Rosa promossi da Onda - ha spiegato Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e Presidente Commissione Bollini Rosa - Sono un segno concreto dell’attenzione che medicina, sanità e assistenza rivolgono alle donne cercando di praticare una medicina moderna, consapevole della complessità che la specificità di genere richiede. Una differenza alla quale noi abbiamo dedicato un Centro con l’obiettivo di disegnare strategie di cura e di assistenza sempre più specifiche rispetto alle donne in modo che siano sempre più gli ospedali candidati a bollini come questo”.
 
La salute della donna è obiettivo strategico, ribadito anche nell’ultimo G7 salute, che fin dall’inizio del mio mandato ho sostenuto con determinazione - ha detto Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute - in particolare attraverso l’implementazione di azioni che riguardano la medicina di genere ed il benessere riproduttivo, l’appropriatezza dell’assistenza nel percorso nascita e la promozione della salute della mamma e del suo bambino, l’informazione delle donne relativamente ai rischi collegati al periodo post-fertile come quello osteoporotico e cardiovascolare, oltre a tutte le politiche di prevenzione dei tumori e delle patologie sessualmente trasmissibili, senza dimenticare l’istituzione della Giornata nazionale della salute della donna”.
 
“I bisogni sanitari delle donne - ha continuato Lorenzin - sono sempre maggiori e più complessi e il riuscire a far fronte a tali necessità è una sfida che se ben affrontata porta inevitabilmente ad un aumento dello stato di benessere dell’intero Paese, anche per il ruolo che le donne svolgono all’interno della famiglia e della società, come health driver e care giver. L’iniziativa ‘Bollini Rosa’, giunta oggi al suo decimo compleanno, rappresenta per questo uno stimolo all’implementazione e diffusione di modelli che garantiscano la dovuta attenzione ad una medicina attenta alle specificità di genere per una maggiore appropriatezza delle prestazioni e mi auguro che, nei prossimi anni, questo riconoscimento possa essere assegnato a sempre più strutture”.
 
“Auguri. I Bollini Rosa compiono 10 anni - ha commentato Emilia De Biasi, Presidente Commissione Igiene e Sanità, Senato della Repubblica - Un traguardo importante per Onda che da sempre svolge un lavoro prezioso a favore delle donne che io seguo sempre con grande interesse. Non mi stancherò mai di farvi i miei complimenti. La salute della donna, le sue peculiarità e il differente approccio necessario nella ricerca, ma anche nella cura, sono delle priorità”.
 
“Vorrei sottolineare un fatto che io ritengo importante e clamoroso: nel Disegno di legge sulla riorganizzazione della disciplina di nuove professioni sanitarie e riforma degli ordini professionali che auspico, e mi adopererò per questo con tutte le mie forze - ha aggiunto De Biase - verrà approvato definitivamente dal Senato, nell'articolo che riguarda la ricerca viene inserito per la prima volta nel diritto italiano il concetto della medicina di genere. La medicina di genere non è la medicina delle donne o la medicina degli uomini, sia chiaro, ma è piuttosto la medicina che ha rispetto della differenza che c'è tra donne e uomini dal punto di vista fisico e psichico. Si tratta di un approccio di genere, un metodo clinico che deve essere sviluppato ed innovato. Insomma, bisognerebbe dire dopo ‘in a different voice’ anche ‘in a different body’. Il mondo è fatto da uomini e donne e il corpo femminile è un corpo prezioso e, come tale, va preservato e tutelato perché una migliore salute della donna si riflette sull’intera società. La medicina di genere vive in un approccio diverso al mondo. Di nuovo complimenti e auguri. W i Bollini Rosa”.
 
“Come donna non posso che essere grata ad Onda che da anni rappresenta una realtà importante nel nostro Paese e che, grazie al suo impegno quotidiano, ha contribuito notevolmente alla sensibilizzazione e alla prevenzione a tutela della nostra salute - ha affermato Franca Biondelli, Sottosegretario di Stato, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - L’appuntamento di oggi è molto importante in quanto attraverso questi eventi potrà crescere la conoscenza sulle patologie ‘femminili’ e sull’importanza dei controlli periodici. Come rappresentante delle Istituzioni mi sento di dire che molto è stato fatto per il benessere psico-fisico delle donne, attraverso interventi normativi in diversi ambiti: lavoro, conciliazione, welfare aziendale, famiglia. Molto c’è ancora da fare, ma la forza delle donne, che credono nel futuro, ci traghetterà verso traguardi sempre nuovi”.
 
“Anche quest'anno Onda premierà gli ospedali italiani ‘vicini alle donne’, strutture sanitarie che considerano la centralità della paziente il fondamento di un percorso diagnostico, terapeutico, assistenziale nelle unità operative per le patologie e la salute, anche riproduttiva, della donna - ha spiegato Maria Rizzotti, Vice Presidente Commissione Igiene e Sanità, Senato della Repubblica - Dal 2007 Onda sta dando con questa iniziativa un concreto slancio alla Medicina di genere, arrivando prima delle Istituzioni a considerare un percorso che partendo dalla prevenzione, e tutti ricordiamo le sue importanti campagne informative, a prestazioni aggiuntive legate all' accoglienza in ospedale, una presa in carico globale che arriva anche all'assistenza sociale”.
 
“Questa cerimonia di premiazione è un grande stimolo per le strutture sanitarie ad adeguarsi e vediamo ogni anno aumentare anche tra i premiati molte strutture del sud Italia che all'inizio dimostravano in questo campo carenze importanti nella presa in carico della paziente donna. Tutelare la salute della donna significa tutelare la collettività, erogando prestazioni più appropriate. E sarà proprio l'appropriatezza delle cure - ha concluso Rizzotti - uno dei pilastri e la sfida per la sostenibilità del nostro Ssn, universalistico con presupposti altamente sociali”.

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