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Giovedì 07 DICEMBRE 2017
Umbria. Al via lavori su Piano sanitario, in corso di attivazione 15 tavoli tematici

Per l’assessore Barberini l’obiettivo è “migliorare e abbattere il più possibile le distanze tra la risposta e la domanda di servizi sanitari” mettendo “in campo nuove sfide” e “partendo dal presupposto che la partecipazione vera sia fondamentale”. I tavoli tematici saranno coordinati da un referente dell’Assessorato “per evitare frammentazioni”.

“La presenza importante nell’incontro di oggi testimonia la grande voglia di partecipazione e di condivisione del percorso che porterà alla stesura del Piano sanitario regionale 2018- 2020”. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini, chiudendo ieri la giornata di avvio del percorso per la stesura del Piano sanitario regionale.

“Sono stati 40 i contributi portati nel pomeriggio di oggi dai partecipanti all’incontro di oggi. Una giornata positiva di cui faremo tesoro – ha detto Barberini – Ciò dimostra che c’è una grande attenzione e voglia della comunità di dare contenuto al lavoro che stiamo per affrontare. L’obiettivo che ci poniamo è di migliorare e abbattere il più possibile le distanze tra la risposta e la domanda di servizi sanitari, partendo dalla consapevolezza che l’Umbria, pur essendo una regione piccola, registra dati decisamente positivi. Vogliamo fare però uno sforzo in più, mettendo in campo nuove sfide partendo dal presupposto che la partecipazione vera sia fondamentale”.

“Vogliamo realizzare un piano sanitario – ha proseguito Barberini - che garantisca servizi di qualità e omogenei su tutto il territorio regionale, senza distinzioni. A tal fine, è importante la collaborazione fra presidi ospedalieri e fra ospedali e territorio. Il modello ‘ospedalocentrico’ è superato – ha affermato -  e va integrato con i servizi territoriali”.

Per dare gambe ai propositi e agli input dell’incontro di ieri, nei prossimi giorni partiranno i 15 tavoli tematici che, ha spiegato Barberini, “per evitare frammentazioni, saranno coordinati da un referente dell’Assessorato alla Salute”.

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