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Giovedì 07 DICEMBRE 2017
Biotestamento. Medici Cattolici chiedono obiezione di coscienza per medici e operatori sanitari

“La legislazione deve tutelare e promuovere sempre il bene della salute e il rispetto della vita umana”. È questo l’appello che l’Associazione Medici Cattolici Italiani, Amci, rivolge alla classe politica, esprimendo le sue preoccupazioni in merito al ddl in discussione al Senato sulle “norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento”.

“Nel ddl sulle ‘norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento’ si vuole, a motivo dell’autodeterminazione del paziente, che sia inderogabile il vincolo per il medico alla volontà del malato, da attuare anche per via giudiziaria”. È questo uno dei punti su cui l’Associazione Medici Cattolici Italiani, Amci, esprime forte preoccupazione.
 
Il Consiglio nazionale dell’Associazione si è riunito oggi a Roma proprio per confrontarsi sul ddl in discussione al Senato. “È necessario – ha sottolineato l’Amci - che nella legge sia contemplata in modo esplicito la facoltà di obiezione di coscienza da parte del medico e degli operatori sanitari e inoltre non sia prevista l’obbligatorietà all’attuazione della legge da parte di strutture sanitarie che siano dotate di un Codice Etico difforme dalle norme applicative del provvedimento”.
 
“Grave, ancora – ha continuato l’Associazione - è la previsione nel testo di includere l’idratazione e la nutrizione artificiali tra i trattamenti che possono essere rifiutati o sospesi in qualunque momento. A giudizio dell’Amci questi sono sempre dovuti ad ogni persona”.
 
I medici cattolici “respingono ogni possibile azione eutanasica, comunque mascherata, al pari di qualsiasi forma di accanimento terapeutico e di abbandono di cura del paziente”. Infine, rivolgono un accorato appello alla classe politica, affinché “lo Stato democratico, laico e aconfessionale, nella sua legislazione tuteli e promuova sempre il bene della salute e il rispetto della vita umana”.

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