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Lunedì 11 DICEMBRE 2017
Sciopero 12 dicembre. FP Cgil: “Sanità grande esclusa dalla legge di Bilancio”

Lo sciopero di domani punta il dito contro una legge di Bilancio “che interviene prevalentemente attraverso bonus, manca invece un reale finanziamento per la ristrutturazione di politiche di welfare e la sanità, in tutto questo, è la grande esclusa”, scrive in una nota la Funzione Pubblica della Cgil.

‘Adesso tocca a noi!’ è lo slogan dello sciopero nazionale di 24 ore di medici, veterinari e dirigenti Ssn che si terrà domani, 12 dicembre, in tutta Italia e in particolare a Roma con un sit-in alle ore 11 presso il Ministero dell’Economia e Finanze, in via XX settembre. Lo ricorda oggi in una nota la Fp Cgil.

 
Tanti i sindacati che hanno proclamato lo sciopero: Anaoo Assomed - Cimo - Aaroi-Emac - Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn - Fvm Federazione Veterinari e Medici - Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr) - Cisl Medici - Fesmed - Anpo-Ascoti-Fials Medici - Uil Fpl Coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica e veterinaria. 
 
Tanti e diversi i motivi dello sciopero di domani, come si legge dal volantino: “Per la sanità pubblica, il diritto dei cittadini alla cura, il diritto dei medici a curare. Per un contratto che riconosca il valore del nostro lavoro e ne migliori le condizioni per la qualità e la sicurezza dei servizi per i cittadini. Per una civile e forte difesa delle nostre professioni, della loro autonomia, dei livelli retributivi, del loro ruolo di garanzia per i cittadini. Per la fine della precarietà in tutti i settori della sanità pubblica e per la creazione di nuova occupazione. Per l’aumento dei contratti di formazione specialistica per i giovani laureati”. Infine, “contro le fallimentari scelte politiche del governo sul sistema sanitario nazionale e sui nostri destini professionali”. 
 
Lo sciopero di domani - sottolinea infine la Fp Cgil - punta il dito contro una legge di Bilancio “che interviene prevalentemente attraverso bonus, manca invece un reale finanziamento per la ristrutturazione di politiche di welfare e la sanità, in tutto questo, è la grande esclusa”.

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