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Mercoledì 19 OTTOBRE 2011
Biotestamento: Bassoli (PD) centrodestra vuole legge sbagliata e inapplicabile

Prosegue in Senato l’iter del provvedimento sul biotestamento. La scorsa settimana si è svolto un ciclo di audizioni dove sono stati ascoltati sia le società scientifiche che i rappresentanti dei camici bianchi. Ieri il Pd ha presentato una pregiudiziale che è stata respinta dalla maggioranza

Va avanti in Commissione Igiene e Sanità la discussione DDL 10-B che intende disciplinare il testamento biologico. La scorsa settimana c’è stato un ampio ciclo di audizioni allo scopo di approfondire le parti del testo che sono state modificate alla Camera.
La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha ascoltato: Adriana Turriziani, presidente della società italiana di cure palliative (Sicp), Guido Fanelli, coordinatore della commissione nazionale cure palliative e terapie del dolore presso il ministero della Salute, Antonio Federico, presidente della società italiana di neurologia (Sin), Matilde Leonardi, responsabile della struttura organizzativa semplice dipartimentale di neurologia, salute pubblica e disabilità della direzione scientifica dell’istituto neurologico “Carlo Besta” di Milano, Danilo Radrizzani, presidente della società italiana di nutrizione enterale e parenterale (Sinpe), Amedeo Bianco presidente della Federazione nazionale dell’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Alessandro Nanni Costa, direttore generale del centro nazionale trapianti (Cnt) e Paolo Arbarello, presidente della società italiana della medicina legale e delle assicurazioni (Simla).
 
Nella seduta di ieri la Commissione ha votato, respingendola, la proposta di rinvio della discussione del disegno di legge, avanzata dalla senatrice Donatella Poretti (PD – radicali), ritenendo “che tale sospensione potrebbe essere utile per la Commissione per svolgere ulteriori approfondimenti in merito agli aspetti più controversi di tale iniziativa legislativa”.
 
E successivamente la Commissione ha votato, anche questa volta respingendola, la questione pregiudiziale sollevata dai senatori del Partito democratico.
“C'è bisogno di un ulteriore approfondimento dopo le modifiche peggiorative apportate al testo della legge dalla Camera e dopo le valutazioni non unanimi di autorevoli società mediche. Questo è quanto chiedevamo nella nostra pregiudiziale presentata in commissione Sanità e che è stata respinta da una maggioranza che vuole fare in fretta una legge che non sarà poi possibile applicare per le sue ambiguità”. Lo ha affermato la senatrice Fiorenza Bassoli, capogruppo Pd in commissione Sanità del Senato spiegando il senso della loro iniziativa.
 
“Il testo – ha spiegato la senatrice – è stato peggiorato in particolare per quel che riguarda il consenso informato e quindi nel delicato rapporto medio-paziente soprattutto nella parte che riguarda la dichiarazione anticipata di volontà. Nel testo la dicitura dell’articolo prevede che la DAV diventi valida in ‘accertata assenza di attività celebrale integrativa cortico-sottocorticale’. Su questa definizione le interpretazioni di autorevoli società mediche, audite in commissione, non sono state unanimi, da qui la necessità di un ulteriore approfondimento per evitare che la legge una volta approvata, non solo non dia al paziente la possibilità di esprimere la propria volontà ma diventi una fonte di contenzioso continuo e di fatto inapplicabile”.
"A questo punto – ha concluso la senatrice Bassoli – la cosa certa è che questo centrodestra vuole al più presto una legge che però di fatto sarà una legge inefficace e non andrà a vantaggio dei cittadini e dei medici”.

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