quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 18 DICEMBRE 2017
L’Intersindacale critica ritardi sulle convenzioni con ospedali privati riguardanti le modalità di accesso ai farmaci dei pazienti dimessi

La stipula da parte delle Asl era prevista da un decreto del 2011, che recepiva quanto normato nel 2001. Ma, contesta l’Intersindacale, “alla data odierna, e sono trascorsi sei anni, purtroppo non risulta che tale convenzione sia stata stipulata da nessuna delle Ausl”. Un ritardo che si riversa sui medici di famiglia, a cui i pazienti sono costretti a rivolgersi. L'Intersindacale sollecita i Dg ad avviare le procedure. LA LETTERA

Le Ausl abruzzesi avrebbero dovuto stipulare con le strutture ospedaliere private convenzionate una convenzione, prevista dal decreto commissariale n° 23 dell’8 luglio 2011, riguardante la modalità di accesso al farmaco ai pazienti in dimissione da ricovero o visita specialistica. Ma “alla data odierna, e sono trascorsi sei anni, purtroppo non risulta che tale convenzione sia stata stipulata da nessuna delle Ausl”. È quanto denuncia l’Intersindacale Abruzzese in una lettera ai Direttori Generali.

Nella lettera l’Intersindacale sollecita i Dg ad avviare le procedure per la stipula delle convenzioni. Questo anche per mettere fine a un fenomeno ormai ricorrente: “Le strutture ospedaliere private convenzionate continuano ad inviare i pazienti ai propri medici di famiglia e ai propri pediatri di libera scelta per ottenere prescrizioni di farmaci consigliati alla dimissione da ricovero e dopo visita specialistica spesso ad alto costo. Inosservanza che, cosa ancor più grave, non viene risolta dalla recente Delibera di Giunta Regionale n° 634 del 3.11.2017 riguardante “Approvazione schema contrattuale per la regolamentazione dei rapporti in materia di prestazioni sanitarie erogate dalla rete ospedaliera privata accreditata e tetti massimi di spesa 2018”.

“Tutto questo – osserva l’Intersindacale -, unitamente alla discontinua distribuzione diretta dei farmaci a pazienti dimessi da ricovero o sottoposti a visita specialistica presso le strutture ospedaliere e territoriali pubbliche della nostra Regione, spesso dovuta a carenza di personale nelle farmacie ospedaliere -non aperte anche nel pomeriggio dei giorni feriali- e ad insufficiente organizzazione all’interno dei dipartimenti e dei servizi ospedalieri, sta determinando il mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione della spesa farmaceutica rilevati nella relazione AIFA di fine anno 2016 e richiamato nel verbale dell’ultimo tavolo di monitoraggio del luglio scorso”.

L’Intersindacale Sanitaria Abruzzese invita quindi i Dg a “procedere al più presto, entro trenta giorni dalla ricezione di codesta nota, a predisporre i provvedimenti necessari per procedere alla stipula della convenzione in oggetto” o “saremo costretti, nostro malgrado, a tutelare i medici del territorio ricorrendo a segnalare tale inosservanza, determinante un danno erariale, alla Sezione abruzzese della Corte dei Conti e ai Ministeri di riferimento”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA