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Lunedì 18 DICEMBRE 2017
Medici di famiglia Snami in stato di agitazione permanente. Manca confronto su assistenza territorio

"E' palese che non si voglia alcun confronto serio con la componente medica per quanto riguarda l’assistenza sanitaria sul territorio. . Inizieremo i contenziosi legali, avvieremo un referendum coinvolgendo i pazienti, i medici, le parti sociali e gli amministratori comunali", ha dichiarato il presidente di Snami Sardegna Salvago.

Situazione incandescente nella sanità Sarda di stallo totale per il riordino delle cure territoriali e per la sospensione forzosa ,senza nessun motivo di alcune voci stipendiali ai medici.

Secondo Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami “è vergognoso ciò che sta accadendo in Sardegna ma deve essere ben chiaro che se penalizzeranno un solo medico sardo ci sarà una mobilitazione nazionale su tutti i fronti”. 

“E’ ora di dire basta ad atteggiamenti contraddittori e non chiari della parte pubblica – ha dichiarato Domenico Salvago, vice presidente nazionale e presidente di Snami Sardegna  - perché è palese che non si voglia alcun confronto serio con la componente medica per quanto riguarda l’assistenza sanitaria sul territorio, a meno che qualcuno pensi che la proiezione di 4 slides o ipotesi fumose di percorsi simil-toscani possa essere esaustiva di un processo di rafforzamento e non di ridimensionamento dei servizi essenziali territoriali. Inizieremo i contenziosi legali, avvieremo un referendum coinvolgendo i pazienti, i medici, le parti sociali e gli amministratori comunali. Da oggi lo Snami Sardo  è in stato di agitazione permanente”.

“Non era mai successo di cadere così in basso negli ultimi venticinque anni - continua Edoardo Depau, presidente di Snami Cagliari - con l’aggravante che ci siamo fatti in quattro per cercare di far ragionare chi, nonostante tutto, aveva già deciso di procedere a prelievi forzosi dalle nostre buste paga”.

“La Sardegna - conclude Angelo Testa - è una Regione estesa e con molte zone disagiate di difficile accesso e con tempi lunghi di percorrenza da un paese all’altro per cui la sua organizzazione sanitaria deve essere particolare. Condividiamo totalmente la sensibilizzazione dei Sindaci perché siano a fianco allo Snami Sardo in un processo chiaro di miglioramento delle cure del territorio e c’è il nostro plauso a fare le barricate se verranno operati tagli di postazioni di Continuità assistenziale, di posti di lavoro e di ore di guardia, nella consapevolezza che questo Natale amaro per i medici sardi poteva benissimo essere evitato e come al solito sia stato difficile far prevalere la coerenza e la ragionevolezza”.

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