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Mercoledì 19 OTTOBRE 2011
Opg. Tavolo interministeriale Salute-Giustizia promuoverà riabilitazione sul territorio

Affidare, entro 6 mesi, alle strutture territoriali le persone che vengono dimesse dagli Ospedali psichiatrici giudiziari. E' la linea di azione concordata dai ministri Palma e Fazio. Secondo le stime, dei 1.322 internati 213 sarebbero dimissibili.

Il sovraffollamento che grava nella maggior parte dei penitenziari italiani rende sempre più difficili le condizioni di vita dei detenuti. Per avviare un processo di risoluzione delle tante criticità del sistema, il ministro della Giustizia Nitto Francesco Palma e della Salute Ferruccio Fazio hanno avviato un tavolo interministeriale che si è incontrato ieri per la seconda volta. Nel corso dell’incontro i ministri hanno concordato una linea d'azione sul processo che vedrà gli internati negli ospedali psichiatrici giudiziari presi in carico dai Servizi di salute mentale: in tal senso saranno sollecitate le Regioni e le Province Autonome affinché implementino la collaborazione tra équipe degli Opge operatori dei dipartimenti di salute mentale per la valutazione dei pazienti e la definizione e attuazione dei programmi terapeutici-riabilitativi. Il Comitato inter-istituzionale attivo presso la Conferenza Stato Regioni si occuperà di effettuare il monitoraggio del processo che porterà alla collocazione di gran parte degli internati considerati ‘dimissibili’ (secondo le stime della Regioni sarebbero 213 su circa 1.322) nei servizi sanitari del territorio entro i prossimi sei mesi.
Sulla regolamentazione delle visite specialistiche e delle prestazioni diagnostiche in favore dei detenuti, i due ministri hanno poi deciso che sarà concentrato all’interno del carcere il maggior numero di prestazioni sanitarie attualmente eseguite all’esterno, in modo da diminuire i costi connessi all’accompagnamento da parte della Polizia Penitenziaria.

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