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Mercoledì 27 DICEMBRE 2017
PS Sant’Orsola di Bologna. Rsu denuncia: “Fino a 10 ore di attesa in barella”. La direzione: “L’81% dei pazienti esce entro 3 ore”

La direzione aziendale precisa, inoltre, come, in occasione delle festività, sia stato predisposto un piano concordato con diversi settori dell’ospedale, “che – nel caso fosse necessario – sono disponibili all’attivazione di provvedimenti di emergenza predefiniti”. La pronta disponibilità, prevista dai contratti, “sarà attivata – come più volte ribadito ai sindacati – solo se e quando necessario”.

Sovraffollamento al pronto soccorso del Sant’Orsola di Bologna. Lo denunciano le Rappresentanze Sindacali Unitarie (Rsu) che parlano di pazienti che arrivano al pronto soccorso e restano sulle barelle dalle 8 alle 10 ore.

Ma la Direzione del Policlinico di Sant’Orsola smentisce i dati e l’allarme. “Allo stato attuale – afferma in una nota - non vi sono evidenze di iperafflusso in ospedale, ma poiché durante le festività i supporti diagnostici sono generalmente in riduzione e in genere il flusso dei pazienti rallentato, si è ritenuto opportuno predisporre un piano concordato con diversi settori dell’ospedale, che – nel caso fosse necessario – sono disponibili all’attivazione di provvedimenti di emergenza predefiniti. Due gli scopi: offrire maggiori garanzie per i pazienti e supportare il personale presente, per turni, durante le festività”.

“La pronta disponibilità – prosegue la nota aziendale - è, a tal fine, uno strumenti adeguato e previsto dai contratti e sarà attivata, come più volte ribadito ai sindacati, solo se e quando necessario per queste finalità”.

“La situazione ordinaria – conclude la direzione aziendale - è, infine, diversa quella riferita da alcune fonti sindacali. La permanenza media in Osservazione Temporanea non è pari non a 8-10 ore come sostengono, ma a 2 ore e 19 minuti con l’81% dei pazienti che esce entro 3 ore. Sono i dati raccolti tra metà settembre e metà novembre nell’ambito di un gruppo di lavoro creato dall’Azienda con l’Università di Modena e Reggio Emilia per attivare progetti indirizzati a migliorare in modo strutturale l’attività del Pronto Soccorso, per dare tutti i giorni la miglior risposta possibile ai cittadini”.

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