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Martedì 09 GENNAIO 2018
Oncologia. Come trattare e prevenire le vampate di calore associate alla terapia ormonale

Jama Oncology, alla fine di dicembre, ha pubblicato una pagina informativa su come trattare le vampare di calore nel corso di una terapia oncologica. Questi sintomi colpicono sia uomini che donne e si verificano, in particolare, in alcuni tipi di cancro, come quello alla prostata e alla mammella

(Reuters Health) - Le vampate di calore causate dalle terapie antitumorali possono essere prevenute con adeguati trattamenti. “L’obiettivo di ogni terapia è quello di aiutare i pazienti a sentirsi meglio; non vogliamo che soffrano inutilmente e pensino che non ci siano trattamenti disponibili”, dice Arjun Gupta dell’Università del Texas Southwestern Medical Center di Dallas, l’autore di una pagina informativa per le pazienti, disponibile online dal 28 dicembre su Jama Oncology.

Le informazioni giuste
Le vampate di calore sono spiacevoli episodi di calore che iniziano nella parte superiore del corpo e si diffondono, causando sudorazione e ansia. Possono verificarsi raramente, ogni giorno o più volte al giorno. Di notte, inoltre, possono alterare il sonno. “È importante informare il medico per capire ciò che causa realmente questi sintomi preoccupanti”, sottolinea Gupta. Alcune forme di cancro, in particolare alcuni tipi di cancro alla prostata e alla mammella, dipendono dagli ormoni sessuali che ne stimolano la crescita.

Mentre in menopausa l’obiettivo della terapia ormonale è quello di aumentare i livelli ormonali, l’obiettivo della terapia ormonale in oncologia è quello di ridurre i livelli di ormone. E quando i livelli scendono, possono verificarsi le vampate di calore. Nei malati oncologici le vampate di calore potrebbero essere correlate al cancro stesso, alle infezioni, alla terapia ormonale o ad alcuni farmaci come gli steroidi. “Quindi è importante segnalare la loro comparsa al medico curante”, aggiunge Gupta.

Come gestire questi sintomi
La gestione delle vampate di calore include sia la prevenzione sia il trattamento. Le tecniche non farmacologiche sono quelle che vengono generalmente provate per prime. Gupta consiglia di riportare su un quaderno il numero, l’intensità e la durata delle vampate di calore; questo esercizio può aiutare a identificare i possibili eventi scatenanti da evitare. Ad esempio, fare un bagno caldo o mangiare cibi piccanti sono comportamenti che potrebbero provocare una vampata di calore.

È importante evitare di eccedere con la caffeina e l’alcol e occorre smettere di fumare. Un ambiente sano e ventilato durante il giorno e durante il sonno, con vestiti e lenzuola di cotone, così come docce tiepide, può aiutare ulteriormente. Anche attività di rilassamento come lo yoga, la meditazione e gli esercizi di respirazione possono essere utili nella gestione delle vampate di calore.

Per quanto riguarda i trattamenti farmacologici, sia uomini sia donne traggono giovamento dall’assunzione a basse dosi di alcuni antidepressivi, come la venlafaxina, il citalopram, la clonidina, il gabapentin e l’ossibutinina. Terapie alternative come prodotti a base di erbe, soia e agopuntura non sono ancora state ampiamente studiate per il trattamento delle vampate di calore nei pazienti oncologici.

Fonte: Jama Oncology

Carolyn Crist

(Versione Quotidiano Sanità/Popular Science)

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