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Martedì 09 GENNAIO 2018
Sistema di riscaldamento del tabacco. Nicotina: esperienza simile a quella con le sigarette

Affinché un prodotto possa essere considerato un valido “sostituto” alle sigarette è importante che i fumatori riescano a replicare un'esperienza quanto più possibile “simile” - anche se meno dannosa - dall'utilizzo di questi device. Da qui la necessità di condurre uno studio sulla biodisponibilità della nicotina in seguito a diversi tipi di esposizione.

Nonostante l’entità dei danni causati dal fumo di sigaretta sia ormai ampiamente riconosciuta, secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2025 si conteranno oltre un miliardo di fumatori. Da qui nasce l'esigenza di trovare delle alternative, meno dannose delle sigarette, per quei fumatori che non riescono o non vogliono smettere di fumare.
 
I requisiti fondamentali, affinché questi prodotti possano essere considerati delle valide alternative, è che presentino un profilo complessivo, tra rilascio di nicotina ed esperienza sensoriale, che soddisfi il fumatore. Proprio a tal fine è stato condotto uno studio che ha indagato la farmacocinetica dell'assorbimento della nicotina in seguito all'utilizzo del Sistema di Riscaldamento del Tabacco (THS 2.2), messa a confronto con quella rilevata dall’utilizzo di spray nasali e gomme da masticare alla nicotina, rispetto alle sigarette convenzionali. Lo studio retrospettivo è stato pubblicato sullo European Journal of Drug Metabolism and Pharmacokinetics.

In particolare, sono stati analizzati i dati di 8 trial eseguiti in Giappone, USA ed Europa dove sono stati inclusi un totale di 702 adulti fumatori sani (54% maschi, di età compresa tra 21 e 66 anni), con una media di consumo di sigarette pari o inferiore a 10 al giorno.

La biodisponibilità della nicotina, rilasciata tramite fumo di sigaretta, spray nasale e gomme da masticare, rispetto al THS 2.2, era rispettivamente del 102%, 24% e 61%, con conseguente riduzione dell’esposizione del 2%, 76% e 39% rispetto al THS 2.2

Dai risultati è emerso che la clearance della nicotina era tipicamente del 0,407 L/min negli uomini e più elevata del 26% nelle donne (con una variabilità inter-individuale del 68%). La biodisponibilità varia anche in base al peso corporeo, al metabolismo del CYP2A6e ad altri fattori.

In generale, la durata dell'assorbimento era maggiore con le gomme da masticare alla nicotina, la cui emivita iniziale e finale era rispettivamente di 1.35 e 17 ore. La presenza di mentolo non risulta condizionare in maniera rilevante la biodisponibilità della nicotina. 

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