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Venerdì 12 GENNAIO 2018
I chirughi italiani inziano a tornare a casa



Gentile direttore,
il dottor Matteo Frasson, che ben conosco e di cui apprezzo le capacità scientifiche e professionali, alcuni giorni fa sul sito del Fatto Quotidiano ha raccontato con grande sincerità la sua storia di giovane chirurgo italiano che affronta un’esperienza all’estero (in Spagna) subito dopo la specializzazione e ha ripercorso le tappe successive, evidenziandone i riflessi positivi sia sulla sua vita professionale che famigliare.

Concordo con lui sulle difficoltà che molti giovani chirurghi hanno incontrato e continuano a incontrare nel nostro Paese, specie all’inizio della carriera nella ricerca del posto di lavoro, ma posso assicurarlo che le cose stanno migliorando, e di molto, anche in Italia, seppure ancora in un contesto di notevoli differenze regionali.

Oggi sono sempre più numerosi i direttori di unità operative chirurgiche giovani e brillanti e ne abbiamo alcuni di ritorno dall’estero, una sorta di “rientro di cervelli” o, meglio, di fisiologica circolazione dei migliori in un mercato del lavoro che è divenuto sempre più globale.

Seppur lentamente, anche l’età media dei docenti universitari sta riducendosi e sono confidente in un futuro in cui le aspirazioni di giovani brillanti, come il dottor Frasson, avranno maggiori opportunità di essere soddisfatte anche nel nostro Paese.

Certo che Milano, il cui clima è troppo spesso freddo e piovoso, non potrà mai competere con Valencia da questo punto di vista. E alle 15 del pomeriggio qui raramente si può andare a casa a godersi la famiglia. Ma questa è un’altra storia…

Marco Montorsi
Presidente Società Italiana di Chirurgia
Rettore Humanitas University di Milano

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