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Giovedì 25 GENNAIO 2018
Emergenza influenza. NurSind: “È solo grazie agli operatori sanitari che il sistema non è naufragato”

Il sindacato critica aspramente la Regione per la gestione della stagione influenzale: “Se ne è lavata le mani”, scrive in una nota in cui lamenta anche l’esclusione degli infermieri dai tavoli tecnici.

“Quello che è successo nell’ultimo mese nei pronto soccorso e nelle degenze dei nostri ospedali lo hanno visto e vissuto i cittadini e gli operatori. È solo grazie a questi ultimi che il sistema non è naufragato, certo non grazie agli interventi di questa Regione”.

È dura l’accusa del NurSind Piemonte alla Regione e all’assessore alla Sanità Antonio Saitta che nei giorni scorsi aveva fatto un primo bilancio della stagione influenzale concludendo che il sistema sanitario regionale aveva tenuto.

“Quale parametro utilizzi l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte quando dichiara che il sistema ha tenuto, non è dato sapere”, dice ancora il sindacato degli infermieri. “La verità è che questa Regione se ne è lavata le mani, fornendo indicazioni alle aziende ben sapendo dell’impossibilità di poterle attuare e solo di fronte alla tragicità degli eventi alcuni tardivi interventi sono arrivati. Restiamo basiti nel leggere il comunicato dell'Assessore quando parla di 650 posti letto in più, tenuto conto che questa Regione ne ha tagliati in passato più del doppio e proseguirà a danno dei cittadini con il nuovo Parco della Salute.
Solo a fine dicembre ed inizio gennaio, le Aziende hanno iniziato ad affrontare il problema riducendo di fatto anche l'attività chirurgica e aumentando ancora di più le liste di attesa a favore della sanità privata e peggiorando il fenomeno della mobilità verso altre regioni”, aggiunge. “Inoltre in alcune realtà, più che di riconversione di posti letto, si è trattato di barelle o letti bis aggiunti in sale trasformate in camere di degenza per l’occasione”.

Non è soltanto la gestione dell’emergenza, però, al centro delle critiche del NurSind. Il sindacato rimprovera anche alla Regione di essere stato escluso dai tavoli tecnici per la gestione della crisi.

“Come ogni anno, quando la tempesta passa, va in scena il teatrino, l’incontro con Cgil, Cisl e Uil che annunciano nuovamente tavoli tecnici per analizzare le problematiche. Ma dov’erano prima questi interlocutori? Abbiamo scritto ad ottobre per chiedere piani programmatici, abbiamo addirittura manifestato senza aver avuto ascolto ne dall’Assessore, ne tanto meno dal presidente del Consiglio Regionale che aveva promesso un suo intervento. Prendiamo atto e ne prendono atto anche gli infermieri piemontesi che questa Regione sceglie i suoi interlocutori e tra questi non ci sono gli infermieri”, conclude il NurSind.

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