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Venerdì 28 OTTOBRE 2011
Esclusiva. Cure primarie: ecco il nuovo testo dell' art. 8. Compensi "pesati" e H24

E' pronto un nuovo testo della proposta di riforma del ministro Fazio all'art.8 del 502, già presentata ai sindacati un mese fa. Cancellata l'ipotesi di dipendenza per i medici convenzionati. Resta l'H24 e il compenso legato alla complessità assistenziale. La parola passa ora alle Regioni.

Prosegue il lavoro, ancora in sede tecnica, per dare corpo al progetto di riforma della medicina territoriale del ministro della Salute Fazio. L'arma principale per la riforma è un ddl ad hoc che modifica l'art. 8 del 502/92 (sui rapporti convenzionali con i medici del territorio) che il ministro sta per presentare ufficialmente e che siamo in grado di anticiparvi nella sua ultimissima versione, scaturita dopo le prime consultazioni con i sindacati del settore lo scorso 26 settembre e le prime informali valutazioni delle Regioni.
Obiettivo dichiarato dell’intervento legislativo è quello di rafforzare la rete dell’assistenza territoriale, fino a costruire una risposta extraospedaliera garantita anche per le emergenze sull’arco delle 24 ore.
Tra le principali novità del nuovo testo l'eliminazione dell'ipotesi di passaggio alla dipendenza per i medici che assumono funzioni distrettuali e l’inserimento tra i compiti del medico dei Lea aggiuntivi introdotti da alcune Regioni e l’adesione ai sistemi informativi regionali.
Restano invece i due caposaldi della riforma presenti sin dalla prima versione e che prevedono l'obbligo dell'associazione tra medici per garantire l'assistenza H24 e la riforma del compenso, che non si baserà più solo sulla quota capitaria, nel caso di mmg e pediatri, o sulla tariffa oraria, nel casop degli ambulatoriali, ma dovrà tenere conto anche della complessità assistenziale degli assistiti.
A questo punto il testo della riforma dovrà passare sotto la lente delle Regioni che nel recente convegno di Parma sulle cure primarie hanno detto a chiare lettere che sul quel testo ci dovrà essere un'intesa formale trattandosi di materie di loro stretta competenza.
Ma ecco una sintesi dei contenuti della nuova versione della riforma dell'art. 8 del Dlgs 502/92 e successive modificazioni
 
Rappresentatività sindacale
Potranno sedere al tavolo di contrattazione con la Sisac per la nuova Convenzione le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, valutate sia sotto il profilo numerico che in base alla loro diffusione a livello nazionale.

Obbligo di “aggregazione”
I medici dovranno obbligatoriamente aderire a forme organizzative che siano o monoprofessionali (aggregazioni funzionali) o multi professionali (Uccp). Queste ultime potranno anche adottare forme di finanziamento a budget, ma senza intaccare il compenso dei singoli medici.

H24
L’integrazione tra mmg, pls e specialisti ambulatoriali deve portare ad una copertura assistenziale H24, per sette giorni a settimana.

Coordinamento
Tutti i medici potranno essere referenti/coordinatori delle forme aggregative. Nel caso in cui i medici convenzionati assumano incarichi nell’organizzazione distrettuale saranno “sospesi” dalla convenzione, ma non passeranno a forme di dipendenza, previste invece nella prima stesura.

Lea
Le attività dei medici convenzionati saranno riferite ai Lea, ma anche ai Lea aggiuntivi introdotti da alcune Regioni, che dovranno però sostenerne la relativa copertura economica.

Scelta
Salvaguardata la libera scelta del cittadino, i massimali saranno definiti a livello regionale, sia pure con criteri inseriti negli accordi nazionali.

Compenso
Per ciascun assistito, o per ciascuna ora di lavoro nel caso degli ambulatoriali, il medico riceverà una quota fissa e una quota variabile, legata alla complessità assistenziale degli assistiti. Sia per Uccp che per aggregazioni funzionali, dotazione strutturale, strumentale e servizi saranno in carico alle Regioni, che potranno fornirli ai medici o in forma diretta o attraverso un riconoscimento economico (nella prima stesura questo riguardava esclusivamente le Uccp).

Sistemi informativi
I medici dovranno obbligatoriamente aderire sia al Sis, che ai sistemi informativi regionali.

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