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Venerdì 02 FEBBRAIO 2018
Incontinenza urinaria e fecale. Per la riabilitazione serve fisioterapista esperto in quetso ambito



Gentile direttore,
le scrivo in merito all’articolo comparso il 25 gennaio u.s. sul Vs. Quotidiano, con titolo “Incontinenza urinaria e fecale per 7 milioni di Italiani. Le Regioni si organizzano in una rete di Centri per la prevenzione, diagnosi e cura”. Sono una fisioterapista genovese che da anni si occupa di prevenzione, cura e riabilitazione del pavimento pelvico maschile e femminile.
 
Ho dunque letto, con vivo interesse, quanto elaborato dalla Conferenza Permanente per i Rapporti tra Stato e Regioni, ovvero un documento tecnico di indirizzo che si occupa di una problematica tanto complessa quanto diffusa, che colpisce milioni di uomini e donne in Italia e che porta in luce un problema di salute ancora poco riconosciuto.
 
Nel lungo ed articolato iter riabilitativo di una persona affetta da problematiche pelvi perineali, ogni figura professionale sanitaria ha un suo preciso ruolo, il quale non può essere disgiunto dalla specificità del percorso di studio universitario di base, dal profilo professionale, dalla formazione specialista post-laurea e dall’esperienza clinica.
 
Solo attraverso il riconoscimento di questo caposaldo da parte di tutti gli attori coinvolti, è possibile costruire un percorso riabilitativo per portare la persona, che si trova al centro del processo, al raggiungimento del suo obiettivo, ovvero la remissione, parziale o totale, della sua sintomatologia.
È dunque fondamentale che ad occuparsi di fisioterapia pelvi perineale sia un fisioterapista esperto in questo ambito e non siano invece altre figure sanitarie non riabilitative.
 
La collaborazione tra il fisioterapista (professionista che si occupa di “prevenzione cura e riabilitazione anche delle funzioni viscerali” da Profilo Professionale) con gli specialisti di primario riferimento, quali l’urologo, il proctologo, il ginecologo e lo psicologo/sessuologo è dunque fondamentale ed imprescindibile. Altresì la collaborazione tra infermiere, ostetrica, e fisioterapista ha sicuramente una valevole efficacia, in quanto sono le competenze relative alla propria specifica professione ad aiutare il paziente a raggiungere i migliori risultati possibili.

Fiduciosa del fatto che i servizi di riabilitazione che si occupano di problematiche pelvi perineali applicheranno questo nuovo indirizzo, assegnando quindi ad ogni professionista sanitario il proprio ruolo, nel rispetto delle competenze specifiche di ogni figura, colgo l’occasione per ringraziare Lei ed il suo staff per il vostro contributo alla divulgazione delle informazioni in ambito socio sanitario.
 
Marina Causa
Fisioterapista esperta in riabilitazione del pavimento pelvico

 

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