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Mercoledì 07 FEBBRAIO 2018
Ema. Milano chiede a Corte UE sospensione trasferimento. Intanto a Londra il Cda Ema definisce dettagli trasferimento in Olanda

Oltre al ricorso principale presentato dal Governo, Milano ha presentato un procedimento sommario. Questo tipo di procedura mira ad ottenere la sospensione dell'esecuzione di un atto di un'istituzione, anch'esso oggetto di un ricorso, o qualsiasi altro provvedimento provvisorio necessario al fine di prevenire un danno grave e irreparabile per una delle parti. Sala: "Su Ema non voglio mollare. Ogni giorno aumentano i dubbi sulla proposta olandese". 

Il Comune di Milano ha presentato alla Corte di giustizia Ue la richiesta per sospendere il trasferimento dell'Ema da Londra ad Amsterdam. È stato infatti presentato, oltre al ricorso principale, anche un ulteriore procedimento, detto sommario, motivato dall'urgenza della situazione e per prevenire un danno grave e irreparabile a una delle parti. È quanto emerge dalla Corte. I tempi di decisione della Corte in questo tipo di procedimento sono di norma molto più rapidi di quelli per le procedure ordinarie. 
 
Secondo quanto emerge dalla lista degli atti depositati alla Cancelleria della Corte e pubblicati sul suo sito, insieme al procedimento principale presentato dal Comune di Milano vi è anche un procedimento sommario. Questo tipo di procedura mira ad ottenere la sospensione dell'esecuzione di un atto di un'istituzione, anch'esso oggetto di un ricorso, o qualsiasi altro provvedimento provvisorio necessario al fine di prevenire un danno grave e irreparabile per una delle parti.

Ora la Corte Ue dovrà valutare la fondatezza della richiesta di sospensiva di Milano in base a due criteri: l'urgenza e il rischio di danni irreparabili. I tempi giuridici standard richiedono infatti numerosi mesi prima di arrivare a una sentenza, e allo stesso tempo si paventa il rischio che il diritto fatto valere dal ricorrente sia frustato. Se la Corte riconoscesse questi argomenti, la sospensione del trasferimento dell'Ema da Londra a Amsterdam resterebbe quindi provvisoria in attesa della sentenza vera e propria del ricorso principale. Nell'altro ricorso presentato dal governo italiano in parallelo a quello del Comune di Milano non risulta invece una richiesta simile di sospensiva. 
 
"Su Ema io non voglio mollare. Mi pare che ogni giorno aumentano i dubbi sulla proposta olandese. Certamente, lo dico senza rischio di smentita, non sono stati molto corretti lasciando intendere che una soluzione transitoria sarebbe stata sufficiente". Così il sindaco Beppe Sala su Ema. A margine di un evento a Milano, ha poi aggiunto: "Sto sollecitando governo e presidente del Consiglio. Questo non è il momento di lamentarci o frignare, ma di combattere. Ci credo ancora molto. Il primo passaggio ora e' la visita della Commissione del 12".  
 
Intanto, però, sia a Londra che ad Amsterdam proseguono i lavori per il trasferimento dell'Agenzia. Il consiglio di amministrazione dell'Ema è stato aggiornato sui buoni progressi compiuti in merito alla sede temporanee, che si trova nella zona di Sloterdijk ad Amsterdam. Una delegazione olandese ha confermato che l'edificio Spark sarà rinnovato dalle autorità olandesi, in linea con i requisiti richiesti dall'Ema, e sarà reso disponibile il 1° gennaio 2019. Questo consentirà all'agenzia di spostare gradualmente tutto il personale ad Amsterdam entro la fine di marzo 2019. "La soluzione provvisoria - si legge in un comunicato dell'Ema - garantisce la continuità operativa di Ema ad Amsterdam per il tempo limitato fino al completamento del suo nuovo edificio permanente il 15 novembre 2019".

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