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Sabato 10 FEBBRAIO 2018
Roma. Accordo Idi e Israelitico: meno attese e servizi condivisi

Il protocollo prevede una collaborazione strategica tra i due poli ospedalieri che offrono specialità diverse e che diventano complementari a tutto vantaggio degli utenti. L’intesa con l’Israelitico rientra nella strategia del nuovo corso di Idi che ha già siglato il protocollo con la Fondazione Gemelli per cui i chirurghi dei due ospedali collaboreranno per effettuare interventi e ricoveri nelle strutture dell’Idi in particolare per la chirurgia generale, plastica e vascolare.

Servizi più profilati sulle esigenze dei pazienti, riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni, interscambio di percorsi terapeutici per tutti gli utenti. Sono questi in sintesi gli obiettivi contenuti nell’accordo innovativo per la sanità del Lazio tra l’IDI, l’Istituto dermopatico dell’Immacolata e l’ospedale Israelitico di Roma.
 
Il protocollo prevede, infatti, “una collaborazione strategica – ha spiegato il presidente IDI, Antonio Maria Leozappa a margine della firma del nuovo progetto - tra i due poli ospedalieri che oggi offrono specialità diverse e che diventano complementari a tutto vantaggio degli utenti. Facciamo incontrare due percorsi sanitari per offrire servizi migliori e evitare perdite di tempo a migliaia di cittadini che potranno intraprendere – ha concluso – un percorso terapeutico unitario”. 
 
Soddisfazione per il nuovo progetto è stata espressa dal presidente dell’ospedale Israelitico, Bruno Sed che ha sottolineato l’importanza delle “sinergie nel mondo sanitario per offrire servizi migliori ai cittadini. L’accordo firmato con l’IDI mira a offrire al paziente maggiori opportunità di percorsi di cura completi e – ha concluso - più efficienti”.
 
L’intesa con l’Israelitico rientra nella strategia del nuovo corso di Idi che, pochi giorni fa, ha siglato il protocollo con la Fondazione Gemelli, il cosiddetto taglia-tempo, per cui i chirurghi dei due ospedali collaboreranno per effettuare interventi e ricoveri nelle strutture dell’Istituto dermopatico in particolare per la chirurgia generale, plastica e vascolare, così da ridurre le liste di attesa e poter offrire servizi migliori ai cittadini.

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