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Martedì 20 FEBBRAIO 2018
Contratto medici e dirigenti sanitari. Sospeso sciopero del 23 febbraio. Resta stato agitazione

La decisione presa dopo l’incontro odierno con l’Aran. Venerdì scorso si erano già sfilati Cgil Medici e Fpl Uil, oggi è la volta di tuttti gli altri sindacati di categoria. “Il calendario dei prossimi incontri, ravvicinati nel tempo a partire dalla convocazione per il prossimo 1 marzo, e la dichiarata disponibilità dell’Aran a proseguire un percorso da condividere, ci inducono a raffreddare per il momento la vertenza che ci ha visti impegnati per un intero anno fino ad oggi”.

“Le Organizzazioni Sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria prendono atto dell’avvio del confronto all’Aran per il rinnovo del contratto di lavoro 2016-2018 che oggi ha ufficialmente tagliato i nastri di partenza”, così i sindacati medici, veterinari e della dirigenza sanitaria che oggi hanno incontrato l’Aran.
 
La prima conseguenza dell’incontro è stata la decisione di sospendere lo sciopero programmato per il 23 febbraio anche da parte del grosso dei sindacati (ANAAO ASSOMED – CIMO – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN – FVM Federazione Veterinari e Medici – FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) – CISL MEDICI – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA, VETERINARIA SANITARIA) che, a differenza di Cgil Medici e Fpl Uil, avevano deciso di attendere il confronto con Aran prima di annullare la 24 ore di astensione del lavoro
 
“Il calendario dei prossimi incontri, ravvicinati nel tempo a partire dalla convocazione per il prossimo 1 marzo, e la dichiarata disponibilità dell’Aran a proseguire un percorso da condividere, ci inducono a raffreddare per il momento la vertenza che ci ha visti impegnati per un intero anno fino ad oggi”, scrivono ancora i sindacati, che, “in attesa di risposte precise e responsabili alle domande poste oggi”, auspicano “una stagione costruttiva finalizzata a recuperare quanto è stato perso in termini di retribuzioni stipendiali e condizioni di lavoro dei medici e dei dirigenti sanitari, oggi peggiorate al punto da costituire un fattore limitante per l’accesso alle cure per i cittadini”.
 
Le Organizzazioni Sindacali chiedono inoltre alle Regioni “di fare la loro parte in merito a contenuti e tempi della contrattazione”.
 
La sospensione dello sciopero non annulla però lo stato di agitazione della categoria che resta confermato insieme alla minaccia di far riscattare lo sciopero nel caso in cui “tempi e contenuti della trattativa dovessero essere insoddisfacenti”.

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