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Lunedì 07 NOVEMBRE 2011
Mifepristone. Nuove indicazioni oltre a quelle abortive. Aiuta a smettere di bere

Uno studio sui topi dimostra che il principio attivo della Ru486 permette di resistere all’alcol. Così il progesterone potrebbe essere usato per sviluppare un farmaco contro le ricadute degli alcolisti in riabilitazione. 

Il mifepristone è conosciuto per essere il principio attivo della pillola abortiva, Ru486. Ma da oggi, secondo una ricerca dell’Università della California di San Francisco e della Gallo Clinic di Emeryville, il principio attivo potrebbe essere efficace anche per prevenire le ricadute di chi è in riabilitazione per alcolismo. Chi ha questa dipendenza, infatti, nel momento in cui cerca di curarsi soffre di un forte stress, che può portare a ricadute e vanificare gli sforzi. L'attivita' del progesterone potrebbe svolgere un ruolo proprio nel contrastare questo meccanismo, nei pazienti di sesso maschile. Lo studio statunitense è stato pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology, del gruppo Nature.
Il team di ricerca ha lavorato prendendo dei ratti maschi come cavie. I roditori erano addestrati in modo da poter scegliere, tramite una piccola leva, se bere una soluzione alcolica. Insomma, potevano decidere se farsi un drink o meno: lo stesso dilemma che si pone ad un alcolista in riabilitazione.
Poi le cavie erano indotte a sviluppare una dipendenza da alcol, e successivamente ad osservare una astinenza forzata. I ratti dovevano cioè astenersi dall’usare la leva che gli permetteva di bere alcolici. Per simulare lo stesso meccanismo che avviene per gli alcolisti nella riabilitazione, compresa la condizione di forte stress, ai topi era somministrata una sostanza chiamata “yohimbina”, che è conosciuta per indurre una forte tensione nei roditori.
I ricercatori hanno così dimostrato che i topi trattati con mifepristone riuscivano a trattenersi dal premere la leva, al contrario dei ratti all’interno del gruppo di controllo. Per essere sicuri del risultato gli scienziati hanno poi condotto lo stesso trial iniettando direttamente il mifepristone nell’amigdala, ovvero di quella parte del cervello che gestisce le emozioni, compresi stress e ansia. In questo modo hanno potuto dimostrare che il progesterone agisce efficacemente quando di tratta di scongiurare ricadute per quanto riguarda l'alcol, ma hanno osservato che, ripetendo l’esperimento sostituendo la soluzione alcolica con acqua e zucchero, questo è meno efficace.
“È risaputo che lo stress possa portare a ricadute negli alcolisti in riabilitazione. Fino ad oggi, però, conoscevamo pochi trattamenti che potessero ridurre questo rischio”, ha spiegato Selena Bartlett, ricercatrice della Ernest Gallo Clinic, che ha condotto lo studio. “Ora stiamo lavorando per ottenere finanziamenti che permettano alla sperimentazione di andare avanti. E magari possa portare ad un farmaco specifico che contrasti le ricadute negli alcolisti di sesso maschile”.

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