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Mercoledì 07 MARZO 2018
Esposito (Smi): “In Campania un esercito di medici ultraquarantenni precari della medicina generale”

Centinaia di medici in mancanza di pubblicazione di carenze lavorano da oltre 10 anni come sostituti di guardia medica e del 118 per 12 mesi l'anno in modo continuativo osservando un mese di pausa annuale. Le istituzioni provvedano al più presto alla stabilizzazione di questa generazione di medici per poi pensare al giusto ingresso dei giovani.

“In Campania nella graduatoria di medicina generale vi è un esercito di medici di medicina generale over 40, non per scelta ma per obbligo, poiché in mancanza di pubblicazione di carenze, questi colleghi lavorano da oltre 10 anni come sostituti di guardia medica e del 118 per 12 mesi l'anno in modo continuativo osservando un mese di pausa annuale”.

Lo ha denunciato in una nota Ernesto Esposito, segretario Smi Asl Napoli 1 e consigliere Nazionale Smi.

“Questi colleghi - continua Esposito - hanno maturato una elevatissima esperienza professionale e conoscenza del territorio che offrono quotidianamente al servizio sanitario regionale. Ribadiamo che se da un lato si vuole favorire il giusto ingresso dei giovani alla professione dall'altro occorre valorizzare professionalmente queste migliaia di persone che operano in Regione Campania da ‘precari' della medicina generale nelle guardie mediche,negli studi dei medici di base come sostituti, nei Pronto Soccorso e nel 118”.

Non meno delicata, poi, è la situazione “delle centinaia di medici che si sono trasferiti al Nord da molti anni e che oggi sono ormai ultra quarantenni ed aspirano per riunire famigli e figli separati ad un trasferimento che non può essere limitato dalla età anagrafica”, continua il sindacalista.

Per questo invita le istituzioni a farsi carico del problema occupazionale dei medici ultraquarantenni “precari della medicina generale” e a interrogarsi sulle condizioni che in passato hanno favorito il crearsi della situazione attuale.
“È necessario quindi per lo SMI favorire al più presto la stabilizzazione di una intera generazione di medici campani per poi pensare al giusto ingresso dei giovani che potranno ricevere dai medici ultraquarantenni la utile esperienza professionale e conoscenza territoriale maturata in tanti anni di servizio”, conclude Esposito.

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