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Lunedì 26 MARZO 2018
Con il nuovo contratto nessun taglio per il Servizio di continuità assistenziale



Gentile Direttore,
se Le scrivo è perché in questi giorni sento e leggo tante notizie fuorvianti, vittime di un personalismo strumentale, riferite al destino della Medicina Generale ed in particolare del Servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica). Leggo notizie di contestazioni o messe in discussione di quanto faticosamente si sta cercando di innovare a Roma per ottenere un nuovo Contratto e quindi una nuova Medicina Generale ferma al 2010.
 
Osservo atteggiamenti dicotomici di stesse voci che a Roma esprimono e condividono accordi o meglio pre intese nel tentativo di perseguire un ammodernamento della medicina Generale, mentre in periferia, o meglio a casa propria, proprio quelle voci affermano il contrario e contestano quello che loro stessi hanno appena asserito a Roma. Tutto questo ovviamente figlio di atteggiamenti conservatori o meglio opportunistici tesi a contrastare ogni innovazione della Sanità Pubblica.

I Medici per stare al fianco dei cittadini, per offrire un servizio più efficace e moderno, dovranno aprirsi al cambiamento.
Si paventano tagli al Servizio di Continuità Assistenziale, la chiusura del Servizio nelle ore notturne, evidentemente o esistono diverse Pre intese oppure non si sa leggere o peggio non si vuole leggere il vero contenuto.

Se si firmerà il nuovo contratto, il Servizio di Continuità assistenziale non subirà alcun taglio, anzi potrà essere organizzato in maniera più adeguata ai tempi ed ai bisogni reali di chi lo utilizza. La Pre intesa definisce la Continuità Assistenziale quale Servizio Pubblico Essenziale coinvolgendolo nell’Assistenza domiciliare Integrata e nell’Assistenza domiciliare programmata ai malati terminale. Queste saranno, tra le altre le vere scommesse e le vere innovazioni.

Noi della FIMMG, ciò che affermiamo a Roma, lo difendiamo in periferia. Noi ci crediamo di dover offrire una Continuità Assistenziale più efficace e specialmente più sicura per chi la utilizza e per chi ci lavora.

Noi lasciamo agli altri il tentativo di demolizione del Servizio di Continuità Assistenziale; non abbiamo paura del cambiamento, non temiamo di dare vere risposte alla richiesta di salute. Siamo convinti che solo una Continuità Assistenziale più razionale e più vicina al Cittadino permetterà ai Medici di poter lavorare con più sicurezza e quindi più efficacemente con la consapevolezza di poter mettere sempre al primo posto il bisogno di salute della Popolazione.
 
Fabio Lucchetti
Segretario Provinciale FIMMG-CA Napoli 

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