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Mercoledì 28 MARZO 2018
Reddito di inclusione: in tre mesi ne hanno beneficiato 110mila nuclei familiari (317mila persone), soprattutto del Sud e con minori (69% degli interessati)

Primi risultati dell'Osservatorio statistico sul Reddito di inclusione dell’Inps. Secondo il rapporto l’importo medio mensile è stato di 296,75 euro (era di 244,51 euro quello del Sia), più elevato al Sud e nelle Isole (309,3 euro), più basso al Nord (256,72 euro). Gentiloni: "Ora non buttare a mare un lavoro che funziona". Boeri (Inps): "Ora servono nuove risorse, perché da luglio la platea riguarderà 2,5  milioni di persone". L'ANALISI DELL'OSSERVATORIO.

Dal 1° gennaio 2018 a beneficare del reddito di inclusione (Rei) sono stati 110mila nuclei familiari, 317mila persone. Il reddito di inclusione è una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale che da quest’anno  ha sostituito un'altra misura di contrasto alla povertà, il Sia (Sostegno per
l'inclusione attiva) di cui nell’ultimo bimestre 2017 hanno beneficiato invece poco più di 119mila nuclei familiari, circa 477mila persone.

Il dato arriva dall’Osservatorio statistico sul Reddito di inclusione dell’Inps che ha diffuso i primi risultati della rilevazione del Rei, il quale si compone di due parti: un beneficio economico, erogato mensilmente; un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei servizi sociali del Comune.

Il nucleo beneficiario deve soddisfare requisiti reddituali , di cittadinanza 1 e residenza, di compatibilità (membri del nucleo non devono essere percettori di prestazioni di disoccupazione) e, fino al 1° luglio 2018, anche requisiti familiari: presenza di una persona con disabilità e di almeno un genitore; presenza di una donna in stato di gravidanza accertata; presenza di una persona di età pari o superiore a 55 anni che si trovi in stato di disoccupazione. Dal 1° luglio 2018 con il venir meno dei requisiti familiari la misura assume pieno carattere di “universalità”.

Secondo il rapporto l’importo medio mensile è stato di 296,75 euro (era di 244,51 euro quello del Sia), più elevato al Sud e nelle Isole (309,3 euro), più basso al Nord (256,72 euro).

La maggior parte dei benefici sono stati erogati nelle Regioni del sud (72%) con interessamento del 76% delle persone coinvolte. Campania, Calabria e Sicilia sono le regioni con maggiore numero assoluto di nuclei beneficiari (insieme rappresentano il 60% del totale dei nuclei e il 64% del totale delle persone coinvolte).

Osservando il fenomeno in termini relativi rispetto alla popolazione residente le stesse Regioni si confermano quelle con maggiore incidenza di persone coinvolte (rispettivamente 173, 135 e 150 ogni 10.000 abitanti).

"Con il Rei – ha commentato alla presentazione il presidente del Consiglio uscente Paolo Gentiloni  - non stiamo parlando di buone intenzioni, che fioccano in questa fase su questo argomento, ma di fatti che riguardano 900mila persone e 2,5mln di persone con la nuova platea del primo luglio. Si tratta di uno strumento – ha aggiunto che ora va difeso, rafforzandolo con nuove risorse se e possibile, gradualmente, ma non buttando a mare il lavoro che è stato fatto, visto che funziona".

"Con il Reddito di inclusione – ha detto il presidente Inps Tito Boeri - il reddito minimo già esiste. Certo, un reddito minimo ai primi passi, ancora sottofinanziato, ma c'è. E pensare al reddito di cittadinanza - aggiunge criticando le proposte del M5S - costerebbe alle casse dello Stato tra i 35 e i 38 miliardi di euro. Il risultato del Rei non era affatto scontato ed è stato molto positivo", conclude ricordando che ora servono nuove risorse, perché da luglio la platea riguarderà 2,5  milioni di persone, ancora la metà di quei 4 milioni di poveri assoluti conteggiati in Italia.

Rispetto al Sia, il Rei ha previsto tra i destinatari anche i nuclei monocomponenti di disoccupati ultracinquantacinquenni , il numero medio di componenti per nucleo familiare è passato da 4 a 3.

Le classi da 2, 3 e 4 componenti raccolgono ciascuna più o meno il 20% della distribuzione.
Rispetto alla composizione dei nuclei familiari per l’intera popolazione, invece, l’incidenza dei percettori di Rei risulta massima per i nuclei con 6 e più componenti con un valore di 175 nuclei ogni 10.000.

L’importo medio mensile di 297 euro varia sul territorio dai 225 euro in Valle d'Aosta a 328 euro in Campania.

L’importo medio varia per numero dei componenti il nucleo familiare, passando da 177 euro per i nuclei monocomponenti a 429 euro per i nuclei con 6 o più componenti.

Analizzando, infine, la composizione dei nuclei, secondo l’Osservatorio risulta che sono 57mila i nuclei con minori che rappresentano il 52% dei nuclei beneficiari che coprono il 69% delle persone interessate, mentre sono 21,5mila i nuclei con disabili, che rappresentano il 20% dei nuclei beneficiari, e coprono il 20% delle persone interessate.

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