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Giovedì 29 MARZO 2018
Piemonte. Risparmi per 8 milioni di euro dall’acquisto della versione biosimilare di rituximab

Lo ha sottolineato questa mattina l’assessore alla Sanità Antonio Saitta: “Aprire al mercato la fornitura dei prodotti per i quali è scaduto il brevetto del farmaco originale è una scelta che abbiamo intrapreso con coraggio fin dal 2015 e che negli anni è stata rafforzata anche da numerose sentenze della giustizia amministrativa”.

Una nuova riduzione dei costi sulla farmaceutica è stata ottenuta dalla Regione Piemonte grazie alla gara portata a termine dalla società di committenza regionale Scr sulla fornitura del rituximab.

La messa a gara della fornitura ha comportato un contenimento della spesa del 46% per singola confezione da 500 mg: il prezzo è passato dai 1.139 euro pagati in passato per il prodotto “originatore”, ovvero commercializzato in esclusiva da una singola casa farmaceutica, ai 610 euro ottenuti adesso, grazie all’entrata in commercio e all’utilizzo dei farmaci biosimilari.

Come risultato, la Giunta regionale stima di risparmiare circa 8 milioni di euro nel corso dell’anno, dimezzando il costo sostenuto nel 2017, che è stato di circa 16 milioni di euro. Queste risorse saranno reinvestite sempre nell’ambito della sanità, in particolare nel finanziamento delle terapie farmacologiche innovative in campo oncologico.

“Sono soddisfatto di questo nuovo risultato che siamo riusciti a ottenere grazie alle gare per l’acquisto dei farmaci”, ha affermato l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, che ha trattato il tema questa mattina, in occasione dei 20 anni del programma di screening oncologico Prevenzione serena. “Aprire al mercato la fornitura dei prodotti per i quali è scaduto il brevetto del farmaco originale è una scelta che abbiamo intrapreso con coraggio fin dal 2015 e che negli anni è stata rafforzata anche da numerose sentenze della giustizia amministrativa”.
 

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