quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 09 APRILE 2018
Asl TO3. Mancano 150 dipendenti per completare la pianta organica. Batzella (MLI): “Preoccupata per la privatizzazione dei servizi sanitari”

La Commissione Sanità ha ascoltato i rappresentanti sindacali della Cgil-Fp per far luce sui problemi che hanno indotto lo stato di agitazione del personale di comparto dell'Asl TO3. La consigliera MLI: “Grave il progressivo ricorso all’esternalizzazione dei servizi: non solo la fornitura di apparecchiature biomedicali ma anche la gestione delle stesse con personale ‘a noleggio’, al posto di dipendenti Asl”.

La Asl To3 nel 2016 ha risparmiato 5 milioni di euro sull'assunzione del personale, in particolare quello di comparto. Un risparmio in gran parte derivante dalla non piena copertura della pianta organica: sono previsti 3.398 operatori ma il personale in servizio ammonta a 3.222 unità.
 
È una delle criticità denunciata questa mattina in Commissione Sanità in Regione, dove si è svolta l'audizione dei rappresentanti sindacali della Cgil-Funzione Pubblica, per far luce sulle problematiche che hanno indotto lo stato di agitazione del personale di comparto dell'Asl TO3.

A riportare i contenuti dell’audizione la consigliera regionale Movimento Libero Indipendente Stefania Batzella.
 
Altra criticità denunciata è il progressivo ricorso all’esternalizzazione dei servizi: “non solo la fornitura di apparecchiature biomedicali - afferma la consigliera - ma anche la gestione delle stesse con personale ‘a noleggio’, al posto di dipendenti Asl. Un esempio eclatante è quello dell’apertura del punto di prenotazione esami e ritiro referti nel centro commerciale "Le Gru": al posto di rinforzare i Cup dell’Asl To3, il servizio è stato esternalizzato, affidando a personale messo a diposizione dal centro commerciale il trattamento di dati sensibili”.
 
“In attesa dell’audizione in Commissione, su mia richiesta, del direttore generale della Asl To3, esprimo forte preoccupazione per la progressiva privatizzazione dei servizi sanitari, che devono rimanere pubblici: il privato può essere integrativo ma non sostitutivo”, ha concluso Batzella.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA