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Mercoledì 11 APRILE 2018
Lazio. Un ‘nuovo modello sanitario’ tra le 10 priorità della nuova legislatura. Zingaretti: “Pronto a sciogliere il Consiglio di fronte a immobilismo patologico"

Nel suo discorso programmatico il presidente Zingaretti ha ammesso che si tratterà di una legislatura peculiare per l’assenza di una maggioranza chiara. Per la sanità l’obiettivo è quello di ripensare totalmente il modello sanitario e portare a compimento le reti, con una svolta incentrata sulla nuova sanità di territorio domiciliare e della telemedicina con un investimento sulle risorse umane e professionali.

Ci sono le finanze regionali, con l’obiettivo dell’approvazione tempestiva del bilancio previsionale e la tutela del territorio; c’è il commercio e i rifiuti; c’è il diritto allo studio e il turismo; ci sono le infrastrutture e il sostegno sociale. C’è però soprattutto la sanità tra le dieci ‘missioni prioritarie’ che questa mattina il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha citato nel suo discorso programmatico in Consiglio regionale.

“Ora si apre una nuova fase, un nuovo ciclo impegnativo e complicato, ma anche di grandissime potenzialità”, ha detto introducendo una legislatura che si preannuncia fin da subito peculiare per almeno due ragioni: “la conferma del presidente uscente che nella nostra Regione non era mai avvenuta, un fatto nuovo che credo rappresenti un’opportunità per dare respiro alla programmazione”, ha affermato il presidente della Regione. Ma soprattutto il fatto che “per la prima volta nessun gruppo è legato a una maggioranza predefinita. Non esiste una maggioranza: sarebbe stupido negarlo o non prenderne atto. Questo scenario rappresenta un fattore di difficoltà per l'esecutivo ma anche una grande sfida per me e per il Consiglio. Quello che è stato sancito dalle urne ci spinge infatti a ricercare una strada diversa, impegnativa e faticosa, ma potenzialmente molto proficua. Credo che dal dialogo tra le forze politiche possa generarsi una fase estremamente feconda per il Lazio”.
 
Per quanto concerne la sanità, dopo il rientro dal disavanzo sanitario, che dovrebbe concludersi con l’uscita dal commissariamento alla fine di quest’anno, e il miglioramento dei livelli Lea, l’obiettivo è ora quello di “di ripensare totalmente il modello sanitario e portare a compimento le reti che non erano mai esistite nella nostra Regione, con una svolta incentrata sulla nuova sanità di territorio domiciliare e della telemedicina con un investimento sulle risorse umane e professionali”, ha detto Zingaretti.
 
“Il Lazio può tornare a essere protagonista italiano dello sviluppo a patto però che questo Consiglio possa produrre gli atti necessari”, ha detto il Governatore. “Io ce la metterò tutta, e al di là delle mozioni di sfiducia, strumento legittimo di condizionamento, se tra qualche mese dovessimo prendere atto di un immobilismo patologico sarò io stesso a farmi garante di promuovere lo scioglimento del Consiglio e l'indizione di nuove elezioni”. 

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