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Venerdì 13 APRILE 2018
Torino in tilt per lo sciopero degli infermieri. De Palma (Nursing Up): “In corteo per la dignità, il tempo delle chiacchiere è scaduto"

Ha bloccato la città la manifestazione di questa mattina degli infermieri, in sciopero da eri per chiedere un contratto che rispetti l’evoluzione della professione. Il presidente Nursing Up Antonio De Palma: "Questa manifestazione, insieme a quella del 23 febbraio a Roma in Piazza Santi Apostoli con migliaia di colleghi, è la prova che non solo ci siamo svegliati ma che siamo così vivi e vegeti da contrapporci con forza a chi fa politica e non sindacato". 

Si è svolta stamattina a Torino la manifestazione degli infermieri che da ieri sono in sciopero per chiedere un contratto che rispetti l’evoluzione della professione, regole che supportino la declinazione operativa delle potenzialità professionali, pari opportunità tra i professionisti della salute e un riconoscimento economico congruo alle responsabilità.
 
"Gli infermieri sono stanchi di subire dall'alto le decisioni sul proprio futuro. Oggi siamo qui con i colleghi non solo della città di Torino che ci ha accolti con gioia e partecipazione, ma anche con gli infermieri della Lombardia, della Valle D'Aosta e di tutto il Piemonte", dichiara il presidente Nursing Up, Antonio De Palma.

"Questa manifestazione, insieme a quella del 23 febbraio a Roma in Piazza Santi Apostoli con migliaia di colleghi - continua De Palma -  è la prova che non solo ci siamo svegliati ma che siamo così vivi e vegeti da contrapporci con forza a chi fa politica e non sindacato. Noi siamo decisi e andremo avanti con altre manifestazioni dopo questo corteo, che è solo una delle tappe. Se pensano di averci chiuso la bocca con circolari e altri mezzucci burocratici, che non consentono ai colleghi di scioperare, hanno fatto male i conti. Le prossime manifestazioni saranno ancora più imponenti”.
 
Con la chiusura a Torino dell'assemblea generale al Cto, dopo la manifestazione di stamattina alle Molinette, si avviano alla conclusione le 48 ore di sciopero nazionale degli infermieri proclamate da Nursing Up e da Nursind per le giornate di ieri e oggi: in tutta Italia, l'adesione dei lavoratori è stata imponente nonostante le precettazioni e le numerose azioni di boicottaggio segnalate in numerose aziende sanitarie e finalizzate al fallimento della protesta.
 
L'astensione dal lavoro - si legeg in una nota sindacale - "ha messo a repentaglio l’erogazione dei servizi ospedalieri in tutto il paese". Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta, Trentino, Veneto e Sardegna, le aree dove - semrpe secondo i sidacati - la partecipazione alla protesta è stata più massiccia. Nelle altre zone d'Italia, lo sciopero ha comunque registrato un'adesione importante.
 
"Siamo soddisfatti come sindacalisti e come infermieri per il successo di questo sciopero. I colleghi hanno rinunciato a una significativa quota dello stipendio per far sentire la propria voce a chi tenta di decidere del futuro di migliaia di lavoratori senza raccoglierne le istanze retributive e professionali di una categoria che è cambiata profondamente negli ultimi anni e che non vuole più stare ai margini della sanità", ha concluso De Palma.

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