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Venerdì 13 APRILE 2018
Il mercato del farmaco etico (diretta e farmacia) sale a 21,2 mld nel 2017, più 2,9%. L’81% dei farmaci di classe A in farmacia sono generici

I dati difusi oggi da IQVIA.  il mercato ospedaliero registra un +4% a seguito soprattutto dei nuovi oncologici e degli anti epatitre C.  La distribuzuone per conto segna un + 13,3% dovuto in particolare agli anticoagulanti di nuova generazione. Buona anche la perfomance del consumer health in farmacia con una crescita dello 0,7%. In calo i parafarmaci e i prodotti nutrizionali.

Il mercato totale del farmaco etico in Italia (ospedaliero e canale farmacia) chiude in crescita il 2017, raggiungendo un fatturato totale di 21,2 miliardi di euro, +2,9% rispetto al 2016. Ad analizzare lo scenario è IQVIA, provider globale di informazioni e dati in ambito sanitario, tecnologie innovative, consulenza e servizi di ricerca clinica.

L’andamento del canale ospedaliero nel 2017 risulta in crescita a 10,3 miliardi (+4%), soprattutto a partire da agosto, con un aumento medio ben al di sopra del 10% al mese. L’aumento è dovuto soprattutto all’introduzione di nuovi farmaci in area oncologica e per la cura dell’epatite C.
 
Sempre in area acquisti diretti, è da evidenziare la distribuzione in nome e per conto (DPC), soprattutto per patologie croniche, che registra un importante aumento a 2,1 miliardi (+13,3%). In questo comparto è da segnalare la crescita significativa degli anticoagulanti di nuova generazione (NOA) che rappresentano circa il 50% di tale incremento.

Per quanto riguarda il settore delle farmacie, il consumo dei farmaci etici rimane sostanzialmente stabile rispetto al 2016, con una spesa di 15 miliardi di euro, di cui 10,4 miliardi rimborsati da SSN. In particolare il volume dei farmaci di classe A – a carico dello Stato e che rappresentano l’80% del valore dei farmaci etici in farmacia – è sostanzialmente invariato rispetto all’anno prima.
 
In questo comparto sono i farmaci per l’apparato cardiovascolare a risultare primi in termini di spesa, malgrado la forte incidenza della scadenza brevettuale degli antagonisti dell’angiotensina. Sempre per quanto riguarda la classe A, è da rilevare una crescita del 3,3% degli acquisti privati (senza rimborso SSN) e una ancora più significativa variazione dell’acquisto privato dei relativi equivalenti con una crescita pari al 18,3% rispetto al 2016.

I farmaci equivalenti costituiscono ormai l'81% in volume di acquisto cui corrisponde il 64% in valori del totale dei farmaci di classe A. Per quanto riguarda i farmaci di fascia C a carico del cittadino, si segnala un incremento pari al +2,9%. Si registra un andamento particolarmente positivo per i prodotti analgesici, urologici, oftalmici e neurolettici.

In farmacia è in crescita anche il Consumer Health che ha raggiunto i 9,8 miliardi di euro, con una crescita del +0,7% rispetto al 2016. Questo comparto è composto dai prodotti da banco, dagli articoli per la cura personale, dai parafarmaci e dai prodotti nutrizionali. In particolare, si nota un buon successo del mercato dei prodotti da banco che sono aumentati a 5,8 miliardi di euro.

Rimane stabile il mercato della cura personale, dell’igiene e della cosmesi, a 2 miliardi di euro. Questo segmento vede un buon aumento delle private label (prodotti fabbricati da una società terza e venduti con il nome della farmacia). Per quanto riguarda i parafarmaci (siringhe, termometri, dispositivi medici) l’andamento delle vendite, rispetto al 2016, è in diminuzione del 3,7% a 1,6 miliardi di euro.  In calo anche i prodotti nutrizionali a causa della forte concorrenza da parte di altri canali di vendita, in particolare della grande distribuzione organizzata.
 

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