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Lunedì 16 APRILE 2018
Eurostat. Nell’Ue il 41% medio dei bimbi è nato fuori dal matrimonio nel 2016. I picchi: Francia 59,7%, Grecia 9,4%. Italia si attesta al 28%

Rispetto alla situazione del 2000, Eurostat evidenzia che la percentuale di nati vivi al di fuori del matrimonio è aumentata in tutti gli Stati membri, anche se in misura diversa. Da un lato, la percentuale di bambini nati fuori dal matrimonio è cresciuta significativamente negli Stati membri del Mediterraneo, dall'altro è rimasta pressoché stabile nell'Europa settentrionale.

Oltre 5,1 milioni di bambini sono nati nell'Unione europea nel 2016 e in otto dei 28 Stati membri, la maggior parte dei bambini è nata al di fuori dal matrimonio, mentre in altri otto i due terzi dei bambini sono nati da genitori sposati.

La proporzione di nascite al di fuori del matrimonio è maggiore in Francia e più bassa in Grecia, con una media degli Stati in cui Eurstat ha registrato il dato nel 2016 del 41%, contro il 13,3% di trenta anni fa, nel 1986.

Con sei bambini su dieci nati da genitori non sposati, la Francia ha avuto la maggior proporzione (59,7%) di nati vivi al di fuori del matrimonio nell'Ue nel 2016.

La Francia è seguita da vicino dalla Bulgaria e dalla Slovenia (entrambi al 58,6%).

Oltre la metà delle nascite si è verificata anche al di fuori del matrimonio in Estonia (56,1%), Svezia (54,9%), Danimarca (54,0%), Portogallo (52,8%) e Paesi Bassi (50,4%).

Al contrario, meno di 1 bambino su 10 era nato da genitori non sposati in Grecia (9,4%).

Nascite al di fuori del matrimonio hanno rappresentato anche un quarto o meno di tutti i bambini nati in Croazia (18,9%), Cipro (19,1%) e Polonia (25,0%), e per meno di un terzo dei bambini nati in Lituania (27,4%), Italia ( 28,0%), Romania (31,3%) e Malta (31,8%).

Rispetto alla situazione del 2000, Eurostat evidenzia che la percentuale di nati vivi al di fuori del matrimonio è aumentata in tutti gli Stati membri, anche se in misura diversa.

Da un lato, la percentuale di bambini nati fuori dal matrimonio è cresciuta significativamente negli Stati membri del Mediterraneo.

È aumentata di otto volte a Cipro (dal 2,3% nel 2000 al 19,1% nel 2016), si è triplicata a Malta (dal 10,6% al 31,8%) e in Italia (dal 9,7% al 28,0%), mentre è circa 2,5 volte più alta in Spagna (dal 17,7% al 45,9%), Grecia (dal 4,0% al 9,4 %) e in un altro Stato membro meridionale: il Portogallo (dal 22,2% al 52,8%).

In Italia il picco si è avuto tra il 2000 e il 2006: nel primo anno la percentuale di bambini nati fuori del matrimonio era del 9,7%, mentre nel 2006 è salita al 16,4% e da quell’anno è andata aumentando raggiungendo il 30% nel 2015 e calando al 28% nel 2016.
La percentuale di nati vivi al di fuori del matrimonio è rimasta invece relativamente stabile tra il 2000 e il 2016 nell'Europa settentrionale, in particolare negli Stati membri nordici (Svezia, Finlandia e Danimarca), in Irlanda e nel Regno Unito e nel Baltico (Lettonia, Estonia e Lituania).
 
 

 

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