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Martedì 24 APRILE 2018
Ao Alessandria. Inaugurati nuova Terapia Intensiva e poliambulatorio di Oculistica

Saitta: “Le premesse per questa Azienda sono positive. L’obiettivo è quello di una sempre più stretta integrazione con il territorio e con gli altri ospedali per fare sì che la rete sia davvero al servizio del paziente: conosciamo la gerarchizzazione degli ospedali e da lì dobbiamo partire”

Sono stati inaugurati sabato i locali del nuovo Poliambulatorio di Oculistica e della Terapia Intensiva dell’Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria.

La realizzazione della nuova struttura di Oculistica risponde all’esigenza di fornire la certezza di una risposta di tempo e luogo a numerosi pazienti, che prima avevano maggiore dispersione nei locali aziendali

La struttura di Oculistica, ha illustrato la sua direttrice Daniela Dolcino, “svolge un’attività ambulatoriale molto intensa e variegata. Solo nel 2017 sono state eseguite oltre 20.000  prestazioni ambulatoriali articolate in 18 ambulatori di secondo livello destinati alla diagnostica, alla parachirurgia laser o propedeutici alla chirurgia. A questi ambulatori di secondo livello - ha aggiunto - afferiscono pazienti provenienti dalla fascia oraria di DEA che viene svolta dai medici dell’oculistica tutti i giorni dell’anno, dai grandi screening sistematici della Retinopatia del Pretermine, dell’Ambliopia, della Retinopatia diabetica, ma soprattutto dal neonato ambulatorio “ tempo zero”. Nel 2017 infatti, a fronte di una crescente richiesta l’Azienda  ha avviato l’accesso diretto in Oculistica azzerando i tempi d’attesa per prima visita oculistica”.
 
L’apertura della nuova Terapia Intensiva polivalente rappresenta invece il completamento del progetto avviato con il blocco operatorio.

“Si tratta di una struttura più vicina al DEA ed è attigua al nuovo blocco operatorio; ha spazi più ampi; ha la possibilità di isolare i malati; ci consentirà in futuro di aprire quattro nuovi posti letto, passando dagli attuali 10 a 14 posti letto”, ha detto il direttore del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione Fabrizio Racca. “Infine le caratteristiche strutturali della nuova Terapia Intensiva permetteranno anche di progredire col programma di umanizzazione volto ad aumentare la qualità di vita dei pazienti e dei loro parenti. Potremo, infatti, andare avanti col modello di una terapia intensiva aperta ai parenti per la maggior parte della giornata, il che comporterà grandi vantaggi psicologici sia per i pazienti che per i loro congiunti”.
 
“Siamo di fronte a risultati straordinari, resi possibili anche da importanti investimenti in tecnologie, quasi dieci milioni di euro in tre anni; in termini di produzione abbiamo raggiunto un valore complessivo di circa 150 milioni di euro solo nel 2017, con un incremento di circa 14 milioni di euro, che in termini di salute significa un incremento di servizi erogati nel triennio”, ha detto il direttore generale Giovanna Baraldi, illustrando il Bilancio Sociale e di Missione 2015-2018 dell’Azienda Ospedaliera.

“Le premesse per questa Azienda sono positive”, ha concluso l’assessore alla Salute della Regione Piemonte Antonio Saitta. “L’obiettivo è quello di una sempre più stretta integrazione con il territorio e con gli altri ospedali per fare sì che la rete sia davvero al servizio del paziente: conosciamo la gerarchizzazione degli ospedali e da lì dobbiamo partire. Gli obiettivi che abbiamo dato non sono solo economici, ma sono di salute. Abbiamo fatto delle scelte e da quelle non dobbiamo tornare indietro: crediamo nelle competenze e per questo lavoriamo in collaborazione con l’Università”. 

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