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Martedì 24 APRILE 2018
Emilia Romagna. Si fondono i registri tumori di Ferrara e quello della Romagna e Imola

Il nuovo Registro dei Tumori della Romagna, Imola e Ferrara diventa il più grande della Regione e coprirà un’area epidemiologica di oltre 1,6 milioni di abitanti. Avrà sede all’Istituto Tumori della Romagna di Meldola, ma manterrà immutata la presenza a livello locale a Ferrara per quanto concerne le funzioni di sorveglianza.

Il Registro Tumori della Romagna e Imola e l’Azienda USL di Ferrara hanno siglato un accordo di estensione che dà vita al più grande Registro Tumori dell’Emilia-Romagna.
 
In virtù dell’accordo, il nuovo Registro dei Tumori della Romagna, Imola e Ferrara coprirà infatti un’area epidemiologica di oltre 1,6 milioni di abitanti.
 
Il nuovo Registro avrà la propria sede presso l’Istituto Tumori della Romagna (IRST) potendo, così, cogliere le grandi opportunità professionali e tecnologico offerte da un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) qual è il Centro sito a Meldola (FC).
 
Resterà però immutata la presenza a livello locale a Ferrara (il cui coordinamento è affidato a Stefano Ferretti) per quanto concerne le funzioni di sorveglianza mentre i dati confluiranno in un unico archivio attraverso una sofisticata infrastruttura informatica.
 
Il Registro tumori territoriale unificato sarà funzionale a compiti sia di livello nazionale – assicurando servizi per l’organizzazione delle attività di registrazione e sviluppo di progetti comuni con potenzialità di valutazione di percorsi e di esiti sanitari – sia locale. Questo consentirà il mantenimento delle attuali strutture aziendali che potranno lavorare in remoto all’archivio centrale di registrazione e salvaguardare l’autorship sul dato locale adattandolo, nella composizione e nell’utilizzazione, a specifiche necessità emergenti a livello delle singole Aziende e Aree Vaste.

 “La valenza di questo progetto - commenta il responsabile del Registro Tumori della Romagna e Imola Fabio Falcini – risiede proprio nel fatto che permetterà di mantenere le unicità locali ma, al tempo stesso, sarà una grande opportunità per unire e confrontare tutti i dati dei singoli registri territoriali nell’ottica di potenziare e approfondire la valutazione dei percorsi sanitari e dell’epidemiologia legata alla storia dei tumori.”
 

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