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Giovedì 26 APRILE 2018
Bolzano. Formazione specialistica trasfrontaliera dei medici: colloqui dell’assessora Stocker a Vienna

Al centro degli incontri, la realizzazione, in base ad un nuovo modello organizzativo, della formazione specialistica transfrontaliera dei medici, le assicurazioni per lo studio di medicina in Austria degli studenti altoatesini e la partecipazione della Provincia di Bolzano alla programmazione della Medical School del Tirolo in fase di realizzazione

L’assessora alla Salute della Provincia autonoma di Bolzano Martha Stocker ha incontrato la ministra austriaca della Salute Beate Hartinger-Klein e il suo capo sezione Gerhard Aigner assieme ai vertici dell’Ordine dei medici austriaco.
 
Al centro degli incontri, la realizzazione, in base ad un nuovo modello organizzativo, della formazione specialistica transfrontaliera dei medici, le assicurazioni per lo studio di medicina in Austria degli studenti altoatesini e la partecipazione della Provincia di Bolzano alla programmazione della Medical School del Tirolo in fase di realizzazione.
 
 “Per decenni, grazie alla buona collaborazione esistente con l’Ordine dei medici austriaco e del Tirolo, i giovani medici hanno potuto svolgere parte della loro formazione specialistica negli ospedali altoatesini. Questo modello non ha consentito solamente di svolgere una formazione pratica, ma ha anche rafforzato il legame dei giovani medici con l’Alto Adige”, ha affermato Stocker.
 
Ciò è stato possibile fino al 2013. "Da allora non è più possibile svolgere la formazione specialistica negli ospedali altoatesini secondo il modello austriaco. Parte della carenza di medici specialisti che si riscontra in Alto Adige è da ricondurre a questa situazione”, ha spiegato l’assessora altoatesina.
 
Nel frattempo si è riusciti a far riconoscere dall'Italia i titoli secondo l'ordinamento austriaco. A fine settembre 2017, su richiesta dell'Ordine dei medici austriaco, sono stati accreditati presso il ministero della Salute per la formazione specialistica a 73 reparti e servizi dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige.
 
“La nostra visita odierna aveva in primo luogo lo scopo di sottolineare, ancora una volta, l’importanza per l’Alto Adige di questa collaborazione. L’obiettivo prioritario è quindi quello di dare ai giovani medici la sicurezza che la loro formazione specialistica transfrontaliera venga riconosciuta all’insegna della libertà di formazione sancita a livello di Unione Europea”, ha aggiunto Stocker. 

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