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Giovedì 26 APRILE 2018
Malattie valvolari. Si tiene il 26 e 27 aprile a Palermo EuroValve 2018

EuroValve è il più importante congresso europeo dedicato alle patologie delle valvole cardiache. È organizzato dall’Heart Valve Diseases Working Group and Council dell’European Society of Cardiology. Saranno più di 400 gli ospiti provenienti dai principali Centri della Cardiologia e Cardiochirurgia mondiale a confrontarsi

Per due giorni, da oggi 26 aprile, Palermo sarà al centro dell’attenzione della Cardiologia europea. Si terrà nel capoluogo siciliano infatti il più importante congresso europeo dedicato alle patologie delle valvole cardiache (EuroValve).

Oltre 400 gli ospiti provenienti dai principali Centri della Cardiologia e Cardiochirurgia mondiale.

EuroValve è organizzato dall’Heart Valve Diseases Working Group and Council dell’European Society of Cardiology.
 
“Le patologie a carico delle valvole cardiache e in particolare quelle che colpiscono la valvola aortica, la mitrale e la tricuspide sono in progressivo aumento”, ha detto Khalil Fattouch, responsabile dell'Unità Operativa di Chirurgia Cardio-Toraco-Vascolare di Maria Eleonora Hospital di Palermo e membro del board del congresso. “Nelle nostre moderne società occidentali, l’incidenza delle valvulopatie ha assunto le caratteristiche di vera e propria emergenza endemica: soprattutto per quanto riguarda l’insufficienza della valvola mitrale e la stenosi della valvola aortica. A tal proposito, gli studi epidemiologici di cui disponiamo evidenziano come il 7-9% dei pazienti, sia uomini sia donne, dopo gli 80 anni sia affetto da stenosi aortica. E come, appena un gradino più sotto, l’insufficienza mitralica risulti la seconda patologia a maggior riscontro nelle persone over 75, in ragione anche dell’aumentata aspettativa di vita (la media italiana è di 78 anni negli uomini e di 83 anni nelle donne)”.
 
“Compito di EuroValve sarà affrontare, con lo sguardo rivolto al futuro a noi molto prossimo, le prospettive d’intervento a disposizione degli specialisti sotto il profilo dell’indagine diagnostica strumentale, del trattamento e della terapia, non ultimo l’approccio differenziato e oggi sempre più minimamente invasivo anche in virtù dell’evoluzione metodologica offerta da procedure transcatetere e accessi percutanei (dunque senza alcun taglio) utilizzabili specie nei pazienti ad alto rischio operatorio e concomitanti morbilità”, ha concluso Fattouch.
 

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