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Sabato 12 MAGGIO 2018
Governo. Quasi pronta la bozza del contratto tra M5S e Lega. Reddito di cittadinanza per 2 anni a chi ha perso il lavoro e flat tax al 15%. Revisione anche per la Fornero. Domani si chiude

Questi alcuni temi inseriti nel programma che getterà le basi per la nascita del nuovo governo giallo-verde. Un ampio documento di 26 pagine che dovrebbe essere suddiviso in 19 punti che sembrerebbero essere saliti a 22. Per la flat tax allo studio l'ipotesi di una seconda aliquota al 20% per chi ha redditi superiori agli 80mila euro l'anno. Primo stanziamento di 5 miliardi per una revisione della legge fornero e introduzione della 'quota 100. Stretta su sbarchi e rimpatri degli immigrati regolari. Anche la sanità dovrebbe essere compresa nel programma.

"Contratto per il governo del cambiamento". Questo il nome del contratto sulla base del quale prenderà il via il governo tra MoVimento 5 stelle e Lega. L'ampio documento di 26 pagine, composto da 19 punti che dovrebbero essere saliti a 22, è stato analizzato oggi durante un vertice a Milano tra i leader Salvini e Di Maio, alla presenza dei pentastellati Alfonso Bonafede, Laura Castelli e Vincenzo Spadafora, e dei leghisti Giancarlo Giorgetti, Roberto Calderoli, Claudio Borghi, Nicola Molteni e Armando Siri.
 
I lavori del tavolo tecnico erano stati avviati lo scorso giovedì, a Roma, presso il palazzo dei gruppi di Montecitorio. "La trattativa va avanti e mi riferiscono che sta andando bene", spiega Luigi Di Maio al suo arrivo a Palazzo Pirelli. "Come promesso, lavoro fino all'ultimo per dare un futuro migliore all'Italia", scrive su Twitter Matteo Salvini.

Come promesso, lavoro fino all’ultimo per dare un #futuro migliore all’#Italia. pic.twitter.com/2L7BuICEQl — Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 12 maggio 2018











La bozza di contratto dovrebbe prevedere, tra le altre cose, un'intesa sull'introduzione della flat tax, a partire dal 2019, con un'aliquota unica al 15% come da programma leghista.
 
Da discutere, invece, nell'ambito dei profili di costituzionalità, l'ipotesi di una seconda aliquota al 20% per chi ha redditi superiori agli 80mila euro l'anno. In quest'ultimo caso sarebbe tecnicamente improprio il ricorso al termine flat tax, dal momento che resterebbero a regime due diverse aliquote.
 
Sull'immigrazione ci sarebbe una sorta di patto per fermare qualsiasi iniziativa che porti alla cancellazione del reato di clandestinità. Previsti inoltre rimpatri degli immigrati irregolari e una forte stretta sugli sbarchi. Dovrebbe essere presente anche un impegno alla costruzione di nuove carceri.
 
Previsto poi un primo stanziamento di 5 miliardi per rivedere la legge Fornero, oltre all'introduzione della 'quota 100' tra età e anni di contributi.
 
Entra nel programma del nuovo governo anche il reddito di cittadinanza che dovrebbe però partire solo dal 2019 con la previsione di 780 euro al mese per 2 anni a chi ha perso il lavoro, oltre ad una  ristrutturazione dei centri per l'impiego.
 
 
All'interno del programma è probabile che sia stata inserita anche la sanità. Materia che rientrava al punto 5 di quel primo programma di governo del M5S, redatto da Giacinto Della Cananea, che aveva l'obiettivo di trovare punti di contatto tra le proposte elettorali delle diverse forze politiche.
 
Le delegazioni dei due partiti si ritroveranno domani mattina, sempre a Milano, per chiudere la bozza di contratto. 
 
G.R.

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