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Martedì 22 NOVEMBRE 2011
Balduzzi: "Sui temi etici la parola alle Camere". E la spesa? "Tagli sì, ma intelligenti"

Quasi tutta incentrata sui temi bioetici, la prima intervista (il colpo è del Corriere della Sera) rilasciata dal neo ministro alla Salute. Ma, tra le righe, si parla anche di deficit sanitari, libera profesione e possibili tagli alla spesa. "Tagli sì, ma intelligenti e senza indebolire il sistema", la tesi di Balduzzi.

La prima intervista del neo ministro Renato Balduzzi esce quasi in sordina, in pieno stile “Monti”. Certo,  parlare di sordina, quando a pubblicarla (stamattina) è il primo quotidiano italiano e cioè il Corriere delle Sera, è un po’ un ossimoro. Fatto sta che sarà per il titolo, sarà per i toni del colloquio tra Balduzzi e la brava Margherita De Bac che è riuscita là dove diversi giornalisti avevano trovato un muro di riserbo in questi primi giorni da ministro, il “Balduzzi pensiero” scorre tra le righe emanando serenità e pacatezza.
Tutto sommato meglio così, dopo anni di toni urlati su ogni argomento. Soprattutto su quelli toccati dal neo ministro e cioè quelli bioetici. Rispetto ai muri ideologici di un Sacconi o di una Roccella, lo stile di Balduzzi, cattolico di “militanza intensa” (la definizione è autobiografica), pare provenire da un altro pianeta.
 
Caso Englaro? “L’orientamento del governo – inizia a puntualizzare Balduzzi - è di lasciare che su queste tematiche prosegua il lavoro parlamentare legislativo. Il governo si rapporterà alle commissioni parlamentari. L’esecutivo ha il massimo rispetto delle Camere. Non apparteniamo a una maggioranza precostituita. Faremo in modo – la chiosa finale del ministro - che queste tematiche perdano il carattere divisivo avuto finora”.
Procreazione assistita? “A suo tempo – ricorda il Balduzzi giurista - sostenni che si trattava di materia che necessitava di una legislazione, naturalmente nel rispetto della Costituzione e degli orientamenti del giudice costituzionale. Non è nostra intenzione – sottolinea il Balduzzi neo ministro - prendere ulteriori iniziative, ci rimettiamo alle Camere. Noi possiamo offrire un contributo unitivo. Non credo spetti a un esecutivo come il nostro assumere iniziative autonome”.
Frasi asciutte. Né una parola di più né una di meno. In pieno stile Monti, per l’appunto. E lo stesso anche quando dai temi etici si passa ai temi più strettamente sanitari dell’intervista.
 
La libera professione dei medici?, alla quale Balduzzi dedicò molte energie da Capo ufficio legislativo della Bindi ai tempi della riforma ter: “Il sistema è già ben delineato e non partiamo da zero. Bisogna soltanto rafforzare la sorveglianza e il monitoraggio con strumenti già previsti”.
Il federalismo sanitario? “Rispetteremo e valorizzeremo le autonomie regionali nell’ambito di una necessaria coerenza del sistema”. L’annosa questione dei deficit sanitari? “Sappiamo che dove ci sono disavanzi seri i servizi perdono qualità. E’ il caso soprattutto delle Regioni del Sud, per le quali l’impegno sarà massimo. Ristabilire equilibrio finanziario e riqualificare i servizi sono due facce della stessa medaglia”.
E i tagli?, anche in questo caso lo stile del rigore, nella crescita, ma con equità, del programma di governo, trapela chiaramente: “Tagli sì, ma intelligenti e senza indebolire il sistema”.
 
C.F.
 

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