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Martedì 15 MAGGIO 2018
Felcos Umbria a Damasco per corso di formazione rivolto a fisioterapisti e medici siriani 

Il corso di formazione si inserisce in un progetto di cooperazione sanitaria che promuoviamo insieme al Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp), in coordinamento con il Ministero della Salute Siriano e con il contributo di Federsanità Anci Umbria. L'obiettivo era quello di rafforzare le competenze dei medici siriani nel saper valutare e scegliere le carrozzine adeguate alle persone con disabilità e al loro contesto di vita.

Dal 28 aprile al 6 maggio Felcos Umbria è stata presente a Damasco (Siria) dove ha organizzato un corso di formazione rivolto ai fisioterapisti e medici siriani sul tema degli ausili e finalizzato al rafforzamento delle loro competenze nel saper valutare e scegliere le carrozzine adeguate alle persone con disabilità e al loro contesto di vita.
 
Il corso di formazione si inserisce in un progetto di cooperazione sanitaria che promuoviamo insieme al Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp), in coordinamento con il Ministero della Salute Siriano e con il contributo di Federsanità Anci Umbria.
 
Ad elaborare i contenuti del corso e a realizzare la formazione è stata una equipe di quattro professionisti della riabilitazione, fisioterapisti e terapisti occupazionali, che lavorano presso servizi specializzati sugli Ausili delle Aziende Sanitarie di Umbria, Emilia Romagna e Lombardia, con esperienza riconosciuta nel settore delle tecnologie assistive e in campo formativo. Durante il corso le lezioni frontali si si sono alternate a workshop pratici, casi studio e valutazioni di pazienti.
 
Una sessione speciale, rivolta alle Agenzie Onu, alle Istituzioni Siriane e alle Organizzazioni Internazionali, è stata dedicata ai requisiti di qualità e funzionalità delle carrozzine, alle raccomandazioni per l’acquisto e la creazione di un servizio di fornitura. La sessione è stata condotta da Massimo Porzi, Fisioterapista del Centro Ausili della Usl Umbria 2 e Direttore di Felcos Umbria.
 
Il Corso, al quale hanno partecipato ventinove fisioterapisti, quattro medici fisiatri e due tecnici protesici, si è svolto presso il Centro di Riabilitazione e il Centro Protesico dell’Ospedale di Damasco Ibn-Alnafis ed è durato sei giorni, per un totale di 42 ore di didattica. I docenti del corso sono stati Antonio Spagnolin, Devis Trioschi, Nadia Crivelli e Massimo Porzi.
 
Grazie anche al contributo di diverse imprese italiane specializzate in ausili è stato inoltre possibile portare in Siria numerose carrozzine e sistemi di postura, per un valore complessivo di 18.000 euro. Tali ausili sono stati utilizzati per la didattica del corso e poi donati al Centro di riabilitazione e al Centro Protesico dell’Ospedale di Damasco Ibn-Alnafis.
 
L’obiettivo finale del corso, che ha avuto gli auspici dell’Assessorato alla Salute della Regione Umbria, della Usl Umbria 2 e del Dipartimento di Riabilitazione, era quello di migliorare la qualità della vita, l’autonomia e la partecipazione delle persone con disabilità attraverso le tecnologie assistive. Le persone con disabilità in Siria rappresentano un numero davvero considerevole, circa 2,8 milioni, in un contesto difficile e colpito da sette anni di guerra che, oltre a produrre morte e disabilità, determina anche scarsità di risorse, di strumenti e di servizi per la salute.
 
Il corso di formazione, che ha avuto un ottimo risultato e un positivo riscontro da parte dei partecipanti e di Undp, continuerà con altri momenti di interscambio ed assistenza e rappresenta la premessa di una partnership più ampia tra Felcos Umbria e Undp in Siria, sia sul tema della Disabilità che su altri temi come apicoltura, olivicoltura e economia sociale.
 
La tematica della disabilità oltre ad essere riconosciuta dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, del 2011, è entrata a pieno titolo nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, approvata, insieme ai suoi 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, nel settembre 2015. L’idea di fondo è quella di legare le due dimensione “disabilità e sviluppo” e quella di “non lasciare nessuno indietro”, attraverso una strategia di coordinamento tra le Istituzioni di livello locale e nazionale, gli organismi sovranazionali e gli attori territoriali.
 
L’Agenda 2030 rilancia quindi una sfida molto impegnativa nel settore, che richiederà uno sforzo sia locale che globale, avvalendosi, come è avvenuto in questo caso, e per la prima volta in Siria, delle esperienze e delle competenze dei territori su specifici temi, mobilitate e messe in rete dalla cooperazione decentrata allo sviluppo.

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