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Martedì 22 MAGGIO 2018
Trasfusionisti. 43° Convegno nazionale Simti: “La sicurezza dei pazienti prima priorità”

Si svolgerà a Genova dal 23 al 25 maggio il Convegno nazionale della Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologi, che raggruppa circa duemila medici, biologi, infermieri e tecnici di laboratorio biomedico che operano nelle strutture trasfusionali e nelle unità di raccolta delle donazioni di sangue in tutta Italia

“Sappiamo che il primo valore da difendere è la sicurezza dei pazienti –– costruire una rete trasfusionale forte con la collaborazione delle associazioni dei donatori è una priorità per questo fine. La nuova Direttiva Europea 1214/2016, appena recepita, ci pone nuovi stringenti requisiti a tutela di pazienti e donatori: i trasfusionisti sono stati finora all’altezza del compito, ma devono essere affiancati da un’azione chiara dei decisori regionali e da un efficace coordinamento centrale per garantire qualità, sicurezza ed omogeneità su tutto il territorio nazionale”.
 
A ricordare le sfide future per i trasfusionisti è Pierluigi Berti Presidente della Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia che celebra il suo 43° Convegno Nazionale a Genova, dal 23 al 25 maggio.
 
Il Convegno, nel quale si terranno anche le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo della Società, affronterà i temi più rilevanti della disciplina di Medicina Trasfusionale, fra i quali le malattie trasmissibili con la trasfusione, le emoglobinopatie, l’aferesi terapeutica, la sicurezza ed il rischio trasfusionale, la donazione e il trapianto di cellule staminali emopoietiche, l’emovigilanza, la produzione di farmaci plasmaderivati, la gestione delle scorte di emocomponenti, gli emocomponenti per uso non trasfusionale, la trasfusione massiva, l’immunoematologia eritrocitaria, l’emostasi.
 
“Al termine delle sessioni scientifiche – ricorda Berti – abbiamo voluto organizzare un momento alto di confronto sul futuro del sistema trasfusionale con tutti i suoi protagonisti (Ministero, Centro Nazionale Sangue, Commissione Salute, Centri regionali sangue, Associazioni di Donatori), con i quali vogliamo continuare ad agire in sinergia per guidare, piuttosto che subire, i necessari cambiamenti”.
 

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