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Martedì 22 MAGGIO 2018
Oncologia. Al via corso di formazione per i giornalisti promosso da Cipomo-Unamsi

Il corso, ideato e organizzato dall’Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione e dal Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri riconosce 5 crediti formativi. Avrà come oggetto l’oncologia, approfondita attraverso differenti angolazioni legate al concetto del “Tempo”. Si terrà il prossimo 28 maggio presso l’Aula Magna dell’Ospedale Buzzi

“Nuove speranze, nuove ricerche, nuove terapie: luci e ombre in sei tempi” è questo il titolo del corso ideato e organizzato da Unamsi (Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione) e Cipomo (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri) che si terrà il prossimo lunedì 28 maggio, dalle 13.00 alle 18.00, presso l’Aula Magna dell’Ospedale Buzzi, in Via Lodovico Castelvetro, 32.
 
Il corso, che riconosce 5 crediti formativi, è aperto a tutti i giornalisti e avrà come oggetto l’oncologia, approfondita attraverso differenti angolazioni legate al concetto del “Tempo”.  Diversi saranno i relatori che interverranno durante l’incontro e, in ogni intervento, sarà analizzato il punto di vista della ricerca, dell’industria, della stampa, del paziente etc.
 
“In oncologia si sta vivendo un momento di cambiamento in senso più ottimista che in passato – ha commentato Franco Marchetti, Presidente di Unamsi – gli ultimi filoni di ricerca in molti casi stanno migliorando in modo significativo le prospettive di sopravvivenza dei malati. Di conseguenza si sta aprendo un grande dibattito. Certamente un giornalista più informato sui temi della salute, in questo caso della lotta al cancro, sarebbe anche un professionista dell’informazione più consapevole, responsabile e corretto.”
 
“Siamo orgogliosi di poter fare, grazie alla collaborazione con Unamsi – ha aggiunto Mario Clerico, Presidente di Cipomo– la nostra parte nella lotta per l’informazione corretta e completa in ambito sanitario e, in questo caso, soprattutto oncologico. Personalmente ritengo che sia molto importante rendersi parte attiva nel percorso di miglioramento dell’informazione, in particolare grazie al rapporto diretto con i giornalisti”.

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