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Martedì 22 MAGGIO 2018
Emilia Romagna. Conti in ordine per Ausl e Aziende ospedaliere: tutti in pareggio i bilanci 2017

A fronte di un finanziamento di oltre 8 miliardi, nel 2017 il sistema sanitario regionale ha speso 2.947 milioni per il personale dipendente, 1.451 milioni per beni sanitari e non; è stata di 492 milioni la spesa farmaceutica convenzionata, 2.728 milioni quella per i servizi sanitari e sociosanitari e 870 milioni per i servizi non strettamente sanitari

Tutte e tredici le Ausl e Aziende ospedaliere dell’Emilia Romagna, oltre all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, hanno chiuso i bilanci d’esercizio 2017 in pareggio. 
 
Le cifre sono state illustrate oggi in Regione, in Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali, che ha dato parere positivo allo schema di delibera della Giunta sull’approvazione dei bilanci.
 
“Questi numeri mostrano, ancora una volta, come l’alto livello dei servizi forniti, che fanno della sanità dell’Emilia Romagna un’eccellenza a livello nazionale, si unisca a una gestione amministrativa e delle risorse estremamente efficace, che garantisce la sostenibilità all’intero sistema”, ha affermato l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi. “Non solo tutti i bilanci sono in pareggio, ma evidenziano gli importanti investimenti fatti, a partire dall’assunzione e la stabilizzazione di nuovo personale, fino all’acquisto di farmaci innovativi, in primis quelli oncologici. Per garantire ai cittadini un’assistenza sempre migliore”.

Per il 2017, il finanziamento del Servizio sanitario regionale è stato assicurato per oltre 8 miliardi (8.100 milioni di euro) dal Fondo sanitario, cui si sono aggiunte le entrate dirette delle Aziende sanitarie e 600 milioni per prestazioni effettuate a cittadini provenienti da altre regioni italiane. In questo l’Emilia-Romagna si conferma seconda in valore assoluto alla Lombardia, ma al primo posto rispetto alla popolazione.

Per quanto riguarda la spesa: 2.947 milioni riguardano il personale dipendente, 1.451 milioni le forniture di beni sanitari e non, 492 milioni la spesa farmaceutica convenzionata, 2.728 milioni i servizi sanitari e sociosanitari, 870 milioni i servizi non strettamente sanitari (manutenzioni, utenze, servizi informatici). 

In aumento, rispetto all’anno precedente, i costi per l’acquisto di farmaci innovativi - primi fra tutti gli oncologici - (47 milioni in più rispetto al 2016), per i vaccini (20 milioni in più), e per il personale dipendente, in forza delle politiche di stabilizzazione attivate nel 2017. 

Sfiorano i 50 milioni di euro i piani di investimento aziendali che hanno visto la loro realizzazione nel corso del 2017.
 
Gli aumenti di spesa sono stati contenuti grazie all’acquisizione di beni e servizi tramite l’Agenzia Intercent-ER, la Centrale unica per gli acquisti nella pubblica amministrazione della Regione: è stato stimato che l’attività dello scorso anno ha consentito risparmi per il Servizio sanitario regionale per 131 milioni di euro.

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