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Sabato 26 MAGGIO 2018
Referendum aborto. Svolta storica in Irlanda. Trionfano i “Sì” alla legalizzazione con il 66,4%

Già nella serata di venerdì gli exit poll avevano sancito una netta vittoria del sì all'aborto libero. Vince dunque largamente il fronte favorevole all'abrogazione dell'articolo 8 della Costituzione, sulla tutela della vita del nascituro, introdotto nel 1983 per vietare l'interruzione della gravidanza, limitandola esclusivamente a casi eccezionali di pericolo diretto per la vita della madre.

In Irlanda è storica vittoria al referendum per la liberalizzazione dell'aborto. Il "Sì" vince con il 66,4%, mentre il "No" si attesta al 33,6%. Lo riferiscono i media irlandesi annunciando i risultati definitivi della consultazione. L'esito della consultazione era già chiaro nella notte di venerdì, quando gli exit poll segnalavano che il 68% degli elettori aveva votato a favore della cancellazione dell'ottavo emendamento della Costituzione in base al quale sia la madre che il feto hanno "pari diritto alla vita".
 
L'emendamento, introdotto nel 1983 per vietare l'interruzione di gravidanza, limitava il diritto all'aborto esclusivamente a casi eccezionali di pericolo diretto per la vita della madre. Un divieto che per anni aveva significato viaggi all'estero a migliaia per chi voleva abortire. Secondo i fautori del "Sì", l'ottavo emendamento ostacolava le interruzioni di gravidanza anche quando vi erano gravi rischi per la madre.
 
Un altro rilevamento dell'emittente nazionale Rte segnala una percentuale ancora più alta di favorevoli, con il 69,4%. I risultati ufficiali arriveranno nel pomeriggio, ma il primo ministro Leo Varadkar, favorevole al "Sì", ha già twittato : "Sembra che abbiamo fatto la storia".  

Thank you to everyone who voted today. Democracy in action. It’s looking like we will make history tomorrow.... #Together4Yes — Leo Varadkar (@campaignforleo) 25 maggio 2018

 
Gli exit poll avevano inoltre mostrato una netta divisione dell'elettorato per età con l'87,6% della fascia dei 18-24enni favorevole alla liberalizzazione, mentre il "No" aveva prevalso soltanto nella fascia degli ultra 65enni con il 58,7%. Più di 3,2 milioni di persone erano chiamate al voto, che ha registrato un alto tasso di partecipazione, superiore al 70% in alcune aree.  

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