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Lunedì 28 MAGGIO 2018
Molise. Il programma di governo della nuova Giunta

In sanità l’obiettivo primario è potenziare l’offerta sul territori attraverso la riapertura dei reparti che sono stati chiusi e al ripristino degli ospedali “come strutture pienamente efficienti”. Si punta poi all’istituzione di un DEA di II livello superando il decreto Balduzzi e all’istituzione a Campobasso di un Polo clinico universitario. IL PROGRAMMA

Ai cittadini molisani va garantita “la possibilità di curarsi nella propria regione, senza doversi spostare per trovare i giusti mezzi diagnostici e adeguate prestazioni mediche, ma anche non dover affrontare spostamenti troppo lunghi, su strade disagiate, per raggiungere i punti di primo soccorso”.

È questo il succo del programma di governo in Sanità della nuova Giunta regionale del Molise uscita dalla tornata elettorale dello scorso 22 aprile. 

Allo stato attuale, secondo quanto si legge nel programma di governo diffuso oggi dal presidente Donato Toma, “Il diritto alla salute, garantito dalla nostra Costituzione, da troppo tempo non trova tutele adeguate per i cittadini molisani”. Obiettivo dichiarato della nuova Giunta è dunque ripristinare il diritto alla salute e affiancarvi “il ‘diritto alla cura’”.

La ricetta prevede “iniziare dallo snellimento delle procedure di accesso ai servizi, passando alla riduzione dei tempi di attesa, fino al potenziamento del personale di pronto soccorso, puntando alla riapertura dei reparti che sono stati chiusi e al ripristino degli ospedali, non più soltanto come generici presìdi, ma come strutture pienamente efficienti, capaci di far sentire i cittadini sicuri, in qualsiasi zona del Molise si trovino”. 

Nel programma si ammette che si tratta di una ricetta non facile: “Non dobbiamo nasconderci dietro facili promesse ed occorre una ferma azione politico-istituzionale - si legge - che punti a due obiettivi: superamento del decreto Balduzzi chiedendo l’attivazione di almeno un ospedale DEA di II livello per regione, indipendentemente dal numero di abitanti; possibilità di istituzione a Campobasso di un Polo clinico universitario. Nell’uno o nell’altro caso, la conservazione degli attuali 4 poli ospedalieri anche con modelli organizzativi innovativi che assicurino un’offerta sanitaria adeguata a livelli accettabili di assistenza”.

E infine, attenzione alle RSA, “per le quali auspichiamo un riordino e un potenziamento” e “un’attenzione particolare alle fasce più vulnerabili, anziani e disabili”.

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